(Nella foto: l'allenatore del team PIEMME durante l'Okotberfest) |
Il racconto dell'allenatore toscano inizia partendo dalle cause di quel malessere che ha finito per incidere fortemente anche sulla sua carriera professionale: «Ho affrontato una depressione dal 2005 al 2009 - rivela BOSCO -, solo io so quanto ho sofferto.
E' in quel momento che sono iniziati i problemi con l'alcol: «Ho cominciato a bere - spiega l'allenatore, ero solo felice di bere. C'erano feste ogni sera. E bevevo tutto quello che avevo davanti: vino, whisky, vodka, birra...un sacco di birra. La situazione è andata fuori controllo. Potevo solo dormire e bere. Mi svegliavo e non avevo idea di dove mi trovavo».
(Nella foto: Bosco esorcizza la sua ex dipendenza dall'alcool bevendo birra analcolica) |
A Roma, per allenare la squadra PIEMME, la squadra che lo ha fatto rinascere, ha ritrovato grande confidenza e fiducia con se stesso.
«Ho rinunciato ai soldi - confessa l'allenatore, ma ho comprato la mia felicità. Ho abbandonato i falsi amici per ritrovare quelli veri. E poi mi sono sentito sicuro e vicino alla mia famiglia, vicino a PIEMME».
Nonostante il periodo negativo e l'uso di alcol, l'allentore assicura «Il mio problema è stato solo con l'alcol, e basta», e aggiunge che per uscire da una situazione del genere «bisogna avere una struttura piscologica forte».
"e ora… sono tornato, ora voglio vincere".
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