mercoledì 13 ottobre 2010

BOSCO STECCA LA PRIMA E CERCA ALIBI

Un Futbal Club stracolmo ospita la prima gara di campionato del team Piemme, ma Mr Bosco non ricambia a dovere il calore dei tifosi provando senza successo ad addormentare la gara. Una prestazione scialba e difensivista dove i 4 gol subiti raccontano solo in parte il peso della debacle. Disordini tra i tifosi a fine gara.
di Mikaela Polpaccio.

Tempesta migliore in campo, quattro gol presi, zero tiri in porta e tanta tensione in panchina. E' questo il preoccupante bilancio dell'esordio della rappresentativa PM contro i Cassinesi di FIAT AUTOMOBILE Roma e le parole di distensione di Mr Bosco all'indomani della batosta, con un mea culpa neanche tanto convinto, suonano stonate e finiscono per sortire l'effetto opposto rendendo ancora più teso uno spogliatoio già elettrico. Eppure le condizioni per un match da ricordare c'erano tutte: con il rientro in extremis di Prestipino e i soli Addimandi, Ruopolo, Parussini e Sterpi indisponibili (oltre al solito Gilardi - ormai in rotta col Mr dopo lo scandalo intercettazioni - che avrebbe addirittura rifiutato la panchina) e un folto gruppo di ultras venuti da Santa Teresa per supportare la squadra. Peccato su questo fronte dover parlare di disordini a fine gara con esponenti facinorose delle "Piemmelle" (è questo il nome delle Ultras in gonnella del team Piemme) Daniela Lombardo e Donatella Siani fermate dagli ausiliari del traffico mentre a  fine gara rigavano tutte le Panda incontrate durante il deflusso dallo stadio. Inqualificabile gesto di sfregio verso i corretti avversari della FIAT in una serata che sarebbe dovuta essere una festa.
(Nella foto: una delle vittime delle
interperanze delle Piemmelle mostra i
danneggimaenti subiti dalla sua vettura)
Invece, sotto gli occhi del Presidente Ittico e del Direttore Sportivo Germanico, Mr Bosco rovina tutto schierando una squadra iperdifensivista con addirittura Conforti titolare, a sostituire Addimandi, e Moroni e Toselli in panchina. Scelta infelice visto che - prima dell'ingresso dell'esterno cuneese dal profilo greco dopo appena 5 minuti di gara - la squadra non supera la metà campo restando schiacciata nell'assurda pretesa di difendere lo zero a zero. Risultato puntualmente sbloccato al 7° da una punizione che passa sotto la barriera del cancelletto di Ladispoli fino ad allora già miracoloso. Ma gli ingressi di Toselli prima e Fusaro poi (il primo come detto per un timido Conforti il secondo per Santi ancora grandissimo dal punto di vista tecnico ma evidentemente sul viale del tramonto da quello fisico) non riescono a dare la giusta profondità a una squadra bloccata dalla paura di prendere gol e che vede i suoi terminali offensivi Ruberti (troppo responsabilizzato dalla fascia di capitano e ancora scosso dalla storia dei fratini) e Bruno (appesantito dai Camogli pre partita fatti arrivare direttamente dalla stazione di servizio casilina) sterili come eunuchi. La girandola di cambi del primo tempo con Moroni (schierato fuori ruolo in difesa), Tamburro (che per tornare in forma si sta facendo seguire anche lui dell'orsetto dietologo di Berti che gli ha prescritto in questa prima fase una dieta a base di sugo di coda e straccetti di cui si vedono gli effetti) e Tosto (preoccupato di difendere come si preoccupa di parcheggiare dritto il suo motorino al mattino) finisce solo per prolungare l'agonia e portare le squadre sull'1 a 0 al cambio di campo.
(Nella foto: lo spogliatoio spezzato)
Nel secondo tempo infatti Bosco non cambia nulla anzi, invece di rafforzare il centrocampo per arginare lo strapotere dei centrali Multijet avversari provando a schierare Santi e Fusaro insieme, tiene fuori il "terminato" fantasista del Finance inserendo addirittura un altro difensore di ruolo: Marini con il compito preciso di difendere l'1 a 0 usando se necessario anche la violenza fisica, marchio di fabbrica dell'abruzzese dal giubbino di renna. Missione fallita perchè ben presto la FIAT dilaga, approfittando del subentrare della fatica, dei tanti cambi (da rilevare la buona prova danzante di Prestipino a centrocampo) e di un errore difensivo di Moroni sul terzo gol. Ed è proprio sull'errore del sempre abbronzato centrale della logistica che sembra essersi spezzato lo spogliatoio: con Bosco che invece di incitare e difendere il suo giocatore lo attacca, affibiandoli un ingiusto 4,5 in pagella, quasi a cercare un capro espiatorio di un fallimento che porta quasi interamente la sua firma. A questo punto si attende un intervento deciso della Società perchè ad esser messi in dubbio dall'allenatore negli ultimi giorni sono stati proprio due dei pupilli della Presidenza (prima Gilardi e adesso il bomber di Re di Roma) segno di un malessere interno che va prontamente sanato. Probabilmente la partita con Alitalia sarà quella decisiva ma in Piemme sono tanti a pensare che Bosco non prenderà le stecche doppie.

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