venerdì 22 ottobre 2010

PRIMA PUNTATA DELLA NUOVA SEZIONE: COME ERAVAMO - "2007 - Lo scandalo Confortopoli"

La redazione di calciottopiemme ha deciso di dedicare un'intera sezione alla Storia recente del calciotto aziendale, per ricordarci "Come Eravamo" quando non ci facevamo asfaltare dalle altre aziende e le lotte erano solo intestine ma non per questo meno combattute. Ogni settimana pubblicheremo una chicca dai nostri archivi sperando di soddisfare l'avidità dei nostalgici scalanti dal ginocchio malconcio.

Questa settimana lo scandalo "Confortopoli" in diretta sul TG5 (2007):


Sgambatella ai Due Ponti - Le pagelle del Mister


TEMPESTA: Il nostro eroe gioca una partita doppia: negli spogliatoi difende il mister e dispensa consigli, in campo difende i pali e dispensa assist quando smette i guanti ed affida la porta al sicuro Ferraioli. Benefattore. 7
FERRAIOLI: Nella insolita veste di jolly, para quello che può e poi si mette a giocare in difesa, formando con l’inedito Damasco, una vera linea Maginot. Ammirevole. 7
GIGLI: Stavolta decide di mettersi la divisa di gioco ma fa sapere che per le prossime gare rispolvererà lo smoking. Durante il black-out elettrico (dovuto ad un eurogol di Fusaro, vedi sotto), si lancia in una dotta dissertazione musicale su sperimentazioni elettroniche ed influenze acide nel dub moderno. Modello. 6+
DAMASCO: Si presenta quasi a sorpresa e con diligenza difende e spinge sulla fascia destra. Serio e di poche parole, fa il suo sporco lavoro con impegno come si conviene ad un sistemista. Si becca pure anche un paio di randellate senza fiatare, certamente non comprese nella sua job description. Stoico. 7.
BERTI: Prenota l’impianto e fa gli onori di casa, gestendo anche le beghe amministrative che sorgono a grappoli a seguito della piega che prende sin da subito la serata. In campo, il solito faticatore dalla botta pesante. Si sobbarca una lunga passeggiata per rimediare ad un prematuro spegnimento dei riflettori dovuto con tutta probabilità alla sbornia presa dal custode nel ristorante adiacente in concomitanza con un eurogol di Fusaro, lanciato in elegante dribbling su Gigli. Podista.  7
ROMANO: Il pilastro di Settecamini parla poco, ma si fa sentire nel pre-gara. In campo erige la sua diga, al confronto della quale quella del Vajont pare un imbuto di Ikea. 7.
CONFORTI: Partecipa solo al pre-gara. Nella discussione accesa all’interno dello spogliatoio, fa sentire il suo assordante silenzio. Poi, misteriosi impegni serali lo costringono a disertare la rifinitura. Phantomas. 6 (di stima).
FUSARO: Nel pre-gara fa un clamoroso coming-out, ammettendo di aver sofferto emotivamente l’indegna gazzarra dei compagni (?) in panchina, nella recente Caporetto contro Alitalia. In campo, liberatosi dal terribile peso che lo opprimeva da giorni, mostra un'insolita vitalità. Segna un gol di pregevole fattura, che ovviamente fa calare il sipario sul terreno di gioco. Che abbia veramente rotto (anche) il fiato? Pare aver capito che i suoi repentini tagli verso la rete di recinzione di fondocampo non aiutino la manovra offensiva. Sdoganato. 7
PRESTIPINO: Ha una sola ora a disposizione e gliela fanno sprecare tutta nello spogliatoio. La prossima volta dovrà decidere se allenarsi e spaccare la famiglia o rimanere davanti alla TV e lasciare la squadra in braghe di tela. (potenzialmente) Sfollato. 6 (di stima)
RUBERTI: Il capitano arringa la squadra sui principi, senza mezzi termini. In campo si sbatte come sempre mostrando che i fratini che ha comprato non sono inutili. Dalla lavanderia ringraziano. Passionale. 7.
STERPI: Acclamato come un dio, si palesa nel momento più difficile della squadra per offrire conforto, come si conviene agli essere ultraterreni. Dice di non vedere particolari problemi nella squadra, dimostrando come il jet-leg abbia clinicamente degli effetti collaterali che la scienza non ha ancora avuto modo di esplorare. In campo fa intravedere lampi di classe e potenza che promettono molto. Ecce Homo. 6+
TOSELLI: La gente delle Langhe bada al sodo, si sa. Abituato a faticare duro, non concepisce come si possa accapigliarsi sulle questioni del lungo pre-gara, che lo lascia tanto perplesso quanto incredulo. In campo può finalmente liberare la sua energia, mostrando segni di tangibile progresso atletico. Sereno. 7
MORONI: Ancora ruggine sulle gambette del Nureyev di Via Pinerolo. Alterna giocate di volo, con appoggi suicidi da matita blu. Fa fatica ad accettarsi sul viale del tramonto, ma dopo ogni sgambata la consapevolezza di essere ormai prossimo al capolinea aumenta con confortante progresso. Nostalgico. 6+
BRUNO: Si scapicolla pur di esserci, sciroppandosi mezzo raccordo anulare in piena ora di punta. Ci tiene alla causa e lo fa sentire. Scorrazza in lungo e largo sull’erba bagnata dei Due Ponti, dove ha già in programma di aprire un autogrill, dovesse andar male la Mastercup. Committato. 7.



martedì 19 ottobre 2010

PIEMME - ALITALIA 0 a 8: comunicato della Presidenza

La presidenza fa sapere che dalle ore 23.30 di lunedì 18 Ottobre la squadra è ufficialmente in silenzio stampa almeno fino alla riunione tecnica di Giovedì dove verranno prese eventuali decisioni in merito. La proprietà ci tiene inoltre a comunicare che, pur delusa dalle infelici prestazioni nelle 2 partite fin'ora disputate, continua ad avere piena fiducia in Mr Bosco e nelle sue scelte. In particolare sulla criticata gestione di Ruopolo la società sottolinea l'importanza del consumo dei prodotti degli sponsor (in questo caso Gatorade) e ringrazia personalmente il centrale partenopeo per il grande sforzo in tal senso oltre al Mister per aver così proficuamente permesso al Ruopolo di svolgere al meglio tale impegnativo compito. La Società inoltre tiene a precisare di non avere alcuna responsabilità sull'assenza di focaccine al bar a fine gara che ha costretto i calciatori a mangiare solo arachidi e patatine. Sul caso Tosto infine la società diffida i calciatori dal farsi accompagnare da fidanzate o amiche di queste ultime nelle prossime partite poichè, tale pratica, non solo non costiutisce garanzia di ingresso in campo ma anzi ne è elemento discriminatorio. Ogni ulteriore discussione in merito verrà perseguita nelle sedi opportune.

La Presidenza

lunedì 18 ottobre 2010

"Se non vinciamo mi peso in sala Lounge"

La stravagante scommessa di Santi

Ormai da anni Santi ha un avversario che non riesce a sconfiggere, diventato un vero e proprio assillo: il peso. Tanto da pensare: forse è meglio riderci su. Detto e fatto: l'ex Fenomeno ha scommesso con TEMPESTA che se la sua Piemme non vincerà alemeno una partita sarà pronto a pesarsi in sala Lounge. "Ma la bilancia la porto io - ha scherzato - Non sono così magro come pensavo ma nemmeno così grasso come molti dicono".
La PIEMME è in crisi: non vince e si trova nella brutta situazione, un allenatore e un presidente che vanno poco d'accordo. Il rientro di Santi titolare arriva dunque al momento giusto: "A partire da lunedi sono a disposizione - ha detto - Spero che il mio ritorno sia importante per la squadra, spero di essere decisivo come sono sempre stato. Mi dispiace essere rimasto fuori ma questo è il miglior momento per tornare. Sono in forma e abbiamo lo scontro diretto con alitalia, abbiamo grandi chance di essere campioni

sabato 16 ottobre 2010

PIEMME - ALITALIA Lunedì 18 Ottobre 2010 ore 22.00 - I CONVOCATI

Di seguito i convocati dal Signor Marco Bosco per l'incontro di lunedì presso il Futbal Club di via degli Olimpionici:

Portieri:
TEMPESTA - GIGLI
Difensori:
ROMANO - BERTI - ADDIMANDI - CONFORTI
Centrocampisti:
SANTI - FUSARO - RUOPOLO - MORONI - PRESTIPINO
Attaccanti:
TOSTO - RUBERTI - TOSELLI - BRUNO

I NUOVI SPOT DI SKY: ECCO I TESTIMONIAL

La televisione satellitare di Murdoch ha acquistato i diritti delle partite casalinghe del team PIEMME. Per la campagna pubblicitaria sono stati ingaggiati alcuni giocatori della squadra. Di seguito un’anteprima dei manifesti che tappezzeranno i nostri uffici a breve.

VOTA LA TUA COPPIA PREFERITA
 (utilizza l'area commenti)











IL COMPLOTTO: TUTTI I RETROSCENA DELL’ACCORDO TRA BOSCO E SOCIETA’ PER SCARICARE LA COLPA DELLE SCONFITTE SUI GIOCATORI

Dopo le critiche piovute su allenatore e Società (confermate dal sondaggio sul nostro sito) obiettivo primario è dare la colpa ai giocatori. Prima il siluramento del Bomber Gilardi, poi le deprimenti pagelle del dopo gara, e adesso le voci di rinforzi da cercare a tutti i costi anche all’estero. E intanto si torna a parlare del caso Fornari.
di Maurizio Pistazzi

Due comunicati in meno di 24 ore per confermare la fiducia a Bosco, smentire gli accordi in uscita di Gilardi e parlare più o meno velatamente di rinforzi. Il tutto mentre l’allenatore dice di credere nella squadra e addirittura parla di voler creare un nocciolo duro - “ridurrò i cambi per dare continuità” -  su cui costruire i successi futuri. Messaggi discordanti insomma e sono in molti a pensare che dietro le dichiarazioni di facciata di Mister e Proprietà si celino invece altre verità. E’ notizia di questi giorni, infatti, che il machiavellico grossetano insieme a esponenti di spicco della proprietà stia pensando a nuovi innesti, non tanto utili al progetto (il penultimo posto sembra comunque alla portata della rosa attuale – sempre che Bosco riesca a valorizzarla) quanto capaci di deviare i malumori del pubblico (lo scorso lunedì sfociati nei deprecabili atti di violenza che conosciamo) da società e allenatore verso i giocatori.

IL SONDAGGIO - Dal sondaggio pubblicato dalla nostra testata – nel quale abbiamo chiesto di chi fosse la colpa della disfatta contro la FIAT – risulta infatti che sarebbe la società (e la sua mancanza di investimenti nella valorizzazione della rosa esistente – vedi campo pagato e pizza) la principale responsabile della disfatta (60%), seguita dal Mister (30%) difensivista burattino nelle mani della Triade e della Burattinaia Sensi Piemmana. Scagionati dunque i giocatori (solo 10%), agli occhi dei tifosi veri eroi, costretti ad allenarsi in condizioni disagiate (nell’ultimo allenamento al Tiburtino hanno dovuto tutti fare il richiamo antitetanico dopo la doccia nello spogliatoio fatiscente del centro Roman) e a non nutrirsi adeguatamente nel dopo partita (ricorderete tutti la pizzata dopo gara del lunedì con Conforti forzato dal mister a non ordinare la mozzarella di Bufala per evitare le incresciose scene vistesi al Momart il Giovedì precedente).
Ecco quindi pronta la strategia della Società per riconquistare la fiducia dei tifosi evitando un aumento di investimenti: confermare la fiducia a Bosco e ingaggiare due nuovi acquisti a parametro zero il tutto per insinuare tra i tifosi l’idea di una rosa inadeguata indipendentemente dall’alimentazione post gara.

(Nella foto: il presidente Ittico e quello frammentario a
colloquio con uno dei consulenti di mercato della società)
CALCIOMERCATO - Il presidente Ittico, dopo un breve incontro con un consulente esterno (vedi foto), avrebbe già incaricato la responsabile della campagna acquisti Natasha Hunn per trovare due giocatori "da spendere poco". La Hunn, da buona volpe del calciottomercato (ricorderete tutti il trasferimento in uscita di Ciuti che tanto bene fece alle casse - e non solo - della società), pare aver già in mano due possibili candidati da inserire in rosa – a costo zero - subito dopo l’incontro con Alitalia. Voci parlano di un italiano e addirittura di un giocatore extracomunitario. La Tigre del purchase sarebbe andata a prenderlo oltreoceano, in Sud America, alla ricerca del colpo ad effetto, vera necessità della proprietà in questo momento. Si tratterebbe di un brasiliano distintosi nei campionati di quartiere per asmatici del suo rione. Una punta esterna, definita dai suoi familiari meno oggettivi il nuovo Pato. Una promessa insomma di cui però non conosciamo al momento né nome né curriculum. La soluzione dell’extracomunitario sarebbe fortemente caldeggiata dal presidente Ittico mentre a osteggiarla ci sarebbe il Presidente Frammentario che preferirebbe evitare un altro scandalo passaporti - come già successo in passato col portiere argentino Hugo Marcelo Nico – e che oltretutto non gradirebbe l’arrivo di un brasiliano (a causa delle rinomate rivalità calcistiche delle nazioni di appartenenza). Il Presidente Ittico però, da fine manovratore, pare essersi portato dalla sua parte anche il Presidente Partenopeo che, tramite la Rossella Sensi del calciotto, ha fatto capire che appoggerebbe l’arrivo del carioca purché arrivi anche un italiano. Non si illudano i nazionalisti però, la Benetti infatti non chiederebbe un italiano qualsiasi, bensì uno “in forza” Corporate così da colmare il vuoto lasciato da Scotto D’abbusco, che ha già saltato la prima gara, e che non sembrerebbe rientrare negli schemi di mister Bosco. Anche qui, pur in assenza di grossi indizi, l'italiano “in forza corporate” ci sarebbe già, e si sta ora lavorando con l’avvocato Andrea Niccolò Furbini per trovare una scappatoia al regolamento che imponeva (per i tesserati italiani) il deposito dei contratti entro il 15 settembre. 
(Nella foto: Andrea Niccolò Furbini
durante la trasmissione ANNOZERO
mentre difende il "lodo 3° PIANO")
L’ultima parola spetterà a questo punto al Giudice della Corte dei Calciotti Lucia Alosi che dovrà pronunciarsi sull’ammissibilità a termini di regolamento di una tale deroga. Nonostante la forte influenza del Presidente Partenopeo sull’irreprensibile Presidentessa della Corte, stando così le cose e in assenza di deroghe ad hoc, la Alosi avrebbe le mani legate visto che il regolamento parla chiaro. Ed è qui che entra in gioco l’avvocato Furbini che sta già lavorando a quello che è stato chiamato il “Lodo 3° piano”: ossia una legge che prevederebbe la sospensione dei termini per l’iscrizione ai tornei aziendali per gli occupanti dei 3 più alti piani dell'azienda. Se dovesse passare il lodo a quel punto l’Alosi non avrebbe più alcun problema a firmare la deroga con buona pace dei ritardatari dei piani più bassi.


IL CASO FORNARI - Primo fra tutti Sandro Fornari. Lo smunto centrale del Service Desk (che, come ricorderete, si è visto rifiutare il tesseramento a causa del ritardato deposito del contratto da parte del suo procuratore Tonino Ventre che non aveva fatto in tempo perché rallentano da una lunga coda allo zozzone mentre aspettava che gli preparasse un panino crudo e mozzarella) non ci sta, e in caso di varo del “Lodo 3° piano” si dice pronto a dare battaglia. Il giovane Nerd del piano -1 avrebbe minacciato di incatenarsi alla macchinetta dei gelati in sala Lounge come gesto di protesta qualora dovesse essere concessa una deroga (a lui rifiutata) ai nuovi innesti di Italiani in rosa.

Insomma la situazione si ingarbuglia sempre di più ma Bosco e la società paiono essersi fatti bene i loro conti (non a caso nell'ultimo comunicato della società al grossetano viene dato il titolo di ragioniere…). Se perde con Alitalia Bosco potrà dare la colpa ai rinforzi non arrivati in tempo e la società, a sua volta, potrà dare la colpa ai magistrati di sinistra che ne hanno impedito un pronto tesseramento. Il tutto per prendere tempo fino a Novembre, calmare gli animi dei tifosi e, nel frattempo, far cadere la colpa di un’eventuale seconda disfatta da un’altra parte, guarda caso sulla squadra.

venerdì 15 ottobre 2010

Esclusivo: Bosco ex allenatore del Principina ora alla PIEMME, si racconta senza timori al blog.

(Nella foto: l'allenatore del team PIEMME
durante l'Okotberfest)

Dai problemi di depressione a quelli con il presidente, dall'infelicità provata con il Principina alla serenità ritrovata in PIEMME.

Il racconto dell'allenatore toscano inizia partendo dalle cause di quel malessere che ha finito per incidere fortemente anche sulla sua carriera professionale: «Ho affrontato una depressione dal 2005 al 2009 - rivela BOSCO -, solo io so quanto ho sofferto.


E' in quel momento che sono iniziati i problemi con l'alcol: «Ho cominciato a bere - spiega l'allenatore, ero solo felice di bere. C'erano feste ogni sera. E bevevo tutto quello che avevo davanti: vino, whisky, vodka, birra...un sacco di birra. La situazione è andata fuori controllo. Potevo solo dormire e bere. Mi svegliavo e non avevo idea di dove mi trovavo».
(Nella foto: Bosco esorcizza la
sua ex dipendenza dall'alcool
bevendo birra analcolica)
 «Allenavo per uno dei club più forti della Toscana - continua BOSCO- . Ho cominciato ad avere problemi con la squadra, e con la presidenza. Mi presentavo ubriaco agli allenamenti, in più di un'occasione. Mi è anche capitato di dormire in macchina e poi ho detto alla stampa che avevo un dolore muscolare. La dirigenza del Principina ha provato ad aiutarmi, ma poi ho avuto dei problemi con tutti, e continuavo a bere. Così ho lasciato il principina per Roma.

A Roma, per allenare la squadra PIEMME, la squadra che lo ha fatto rinascere, ha ritrovato grande confidenza e fiducia con se stesso.

«Ho rinunciato ai soldi - confessa l'allenatore, ma ho comprato la mia felicità. Ho abbandonato i falsi amici per ritrovare quelli veri. E poi mi sono sentito sicuro e vicino alla mia famiglia, vicino a PIEMME».

Nonostante il periodo negativo e l'uso di alcol, l'allentore assicura «Il mio problema è stato solo con l'alcol, e basta», e aggiunge che per uscire da una situazione del genere «bisogna avere una struttura piscologica forte».



"e ora… sono tornato, ora voglio vincere".

Sgambatella al Tiburtino - Le Pagelle del Mister

TEMPESTA: Poco impegnato. Ma è sempre lui. Il Mister gli impone il cambio di squadra, per evitare il peggio al collega avversario. Rimedia qualche bel tiro e gli tocca pure raccogliere qualche pallone nel sacco. Sempre pochi però. Garanzia. 7
FERRAIOLI: Dovrebbe rivedere alcuni fondamentali, ma si tratta solo di dettagli. Si distingue per la leggiadria di alcuni plastici voli. Encomiabile un suo piazzamento in occasione di una punizione dal limite, in cui viene addirittura consigliato da Tamburro sulla miglior posizione. Naif. 5
BERTI: Si precipita a fare il suo dovere dopo aver condotto il suo allenamento con i ragazzini della sua scuola calcio. E’ la prova che tutto ciò che si è detto e scritto sulla banda della Magliana, è frutto di mera prosituzione intellettuale, pane buono per registelli di fiction da quattro soldi. Stakanovista.  7
CONFORTI: Inizia male, sparando l’unico pallone a disposizione dell’impianto oltre le recinzioni. La sfera, finita nell’Aniene, in queste ore è stata avvistata sulla spiaggia di Focene. In partita trotterella sulla fascia, con ordine. Nel post gara invita i compagni a seguirlo per cenare in una fantomatica pizzeria della zona. Dopo alcune evoluzioni da etilometro, solo in 2 riescono a stargli dietro ed a raggiungere il luogo individuato dal nostro svagato eroe. Random Rider. 6
FUSARO: Il Tiburtino riscopre il talento di Giovinazzo tanto che nel post gara volano i paragoni. A qualcuno ricorda Beccalossi, ma si sa...non c’è rispetto per le vecchie glorie e lo spogliatoio è, per definizione, un posto in cui si bestemmia facile. Ispirato. 6+
RUOPOLO: Dopo ore di sit-in incatenato ai cancelli della Motorizzazione Civile di Roma sulla Salaria, il Comune, mosso a compassione, gli concede un monopattino e lui lo sfrutta. Finendo, ancora una volta, presto in riserva. Ecologico. 6  
TOSTO: Ricama e si invola, duettando con Ruberti. Abituato a scalare le pendici dell’Etna, questa per lui è una passeggiata di salute. Tonico. 6+
SCOTTO D’ABUSCO: Chi l’ha visto? Il pibe di Lacco Ameno resta imbottigliato in un meeting del Corporate, dando buca ai compagni. L’indomani si scusa immediatamente col Mister, prima ancora di accendere il pc. Giustificato. n.g.
TAMBURRO: La sua autonomia aumenta gradualmente. Adesso siamo a 4 minuti. Ma il fiuto dell’attaccante di razza non conosce età. Su un corner al bacio di Prestipino, si produce in una mezza rovesciata volante, restando esanime al suolo per dieci minuti. Il mister gli concede un golletto facile davanti alla porta, per il morale. Senile. 5+
PRESTIPINO: Decisamente più frizzante della precedente apparizione ufficiale. Chiama e dirige la manovra, come un vigile provetto. Fa capire che si può contare su di lui, sempre se i cronici problemi al suo scooter gli consentiranno di raggiungere i vari impanti di gioco. Speranza. 6+
RUBERTI: Mostra che da esterno rende molto di più. Segna e si propone, facendo anche un po’ di beneficienza con Ferraioli. Mostra un fair-play di altri tempi, rinunciando a facili segnature, privilegiando la manovra a facili glorie. Sapendo di fare cosa gradita al mister. Santa Claus. 6
FORNARI: Si palesa in ritardo, ma comunque in tempo per farci capire che, se non avesse dormito per circa 15 giorni sulla mail iniziale che lo invitava ad iscriversi, anche lui avrebbe fatto comodo alla causa Mastercup. Sonnambulo. 6+
BOSCO: il Mister si rimbocca le maniche e, pur di far fronte all’emergenza organici, si mette sulla linea dei difensori. Nononstante la lunga inattività, non mostra cedimenti fisici, anche se le idee e le geometrie che la sua mente disegna, non sempre sono tradotte in azione dai piedi. Esemplare. 6





giovedì 14 ottobre 2010

COMUNICATO UFFICIALE DALLA PRESIDENZA

"La società conferma la propria stima nei confronti del Dott.Bosco; Nonostante la prestazione di lunedì scorso nessun peso va dato alle tante speculazioni di questi giorni.  Il rag.Bosco ha un ruolo fondamentale nel nostro progetto sportivo. Sottolineamo quindi che fino a prova contraria continuerà a essre il nostro allenatore. Sono infondate le voci di Ns trattative separate col sig.Gilardi "

La Presidenza

TAMBURRO si allena


PM è vuota per l'assenza dei giocatori impegnati con le trasferte, ma anche per i due giorni di riposo concessi da Bosco. Eppure c'è qualcuno che continua ad allenarsi per recuperare il più presto possibile. Tamburro è al lavoro, ha il suo programma di recupero.  Certamente la condizione fisica ottimale è ancora tutta da trovare ma chissà se PIEMME sarà più congeniale al Bomber rispetto al venticello ed il mare di Santa Marinella. La buona volontà c’è tutta e la classe non manca. Tamburro tornerà presto il vero giocatore che tutti conoscono? Guarda le foto del suo primo allenamento.




mercoledì 13 ottobre 2010

Niente pupilli e nuovi stranieri in rosa?

<PANSA> In una nota informale la Presidenza conferma la fiducia nel coach e nella squadra e commenta: "Gli avviamenti sono sempre costosi, ma sono investimenti per il lungo periodo. Che mangino di meno e corrano di più. Nuovi acquisti potrebbero essere alle porte, perché la Presidenza non ha pupilli".

ULTIM'ORA: BOSCO IN BILICO - A BREVE COMUNICATO UFFICIALE DELLA PRESIDENZA

<PANSA> Nuvole nere su Mister Bosco. Pare che la Presidenza, fin'ora silente, stia preparando un comunicato ufficiale per chiarire la posizione della Società sulle polemiche piovute sul Mister da parte degli organi di informazione dopo la pesante sconfitta di Lunedì. Il tutto alla vigilia di una seduta allenamento per la quale sono previsti diversi ammutinamenti, e di una gara, quella di Lunedì con Alitalia, che è già un crocevia fondamentale per il campionato della compagine Piemme in lotta per non arrivare ultima. Verrà rinnovata la fiducia o si va verso un esonero lampo? A breve aggiornamenti.

BOSCO STECCA LA PRIMA E CERCA ALIBI

Un Futbal Club stracolmo ospita la prima gara di campionato del team Piemme, ma Mr Bosco non ricambia a dovere il calore dei tifosi provando senza successo ad addormentare la gara. Una prestazione scialba e difensivista dove i 4 gol subiti raccontano solo in parte il peso della debacle. Disordini tra i tifosi a fine gara.
di Mikaela Polpaccio.

Tempesta migliore in campo, quattro gol presi, zero tiri in porta e tanta tensione in panchina. E' questo il preoccupante bilancio dell'esordio della rappresentativa PM contro i Cassinesi di FIAT AUTOMOBILE Roma e le parole di distensione di Mr Bosco all'indomani della batosta, con un mea culpa neanche tanto convinto, suonano stonate e finiscono per sortire l'effetto opposto rendendo ancora più teso uno spogliatoio già elettrico. Eppure le condizioni per un match da ricordare c'erano tutte: con il rientro in extremis di Prestipino e i soli Addimandi, Ruopolo, Parussini e Sterpi indisponibili (oltre al solito Gilardi - ormai in rotta col Mr dopo lo scandalo intercettazioni - che avrebbe addirittura rifiutato la panchina) e un folto gruppo di ultras venuti da Santa Teresa per supportare la squadra. Peccato su questo fronte dover parlare di disordini a fine gara con esponenti facinorose delle "Piemmelle" (è questo il nome delle Ultras in gonnella del team Piemme) Daniela Lombardo e Donatella Siani fermate dagli ausiliari del traffico mentre a  fine gara rigavano tutte le Panda incontrate durante il deflusso dallo stadio. Inqualificabile gesto di sfregio verso i corretti avversari della FIAT in una serata che sarebbe dovuta essere una festa.
(Nella foto: una delle vittime delle
interperanze delle Piemmelle mostra i
danneggimaenti subiti dalla sua vettura)
Invece, sotto gli occhi del Presidente Ittico e del Direttore Sportivo Germanico, Mr Bosco rovina tutto schierando una squadra iperdifensivista con addirittura Conforti titolare, a sostituire Addimandi, e Moroni e Toselli in panchina. Scelta infelice visto che - prima dell'ingresso dell'esterno cuneese dal profilo greco dopo appena 5 minuti di gara - la squadra non supera la metà campo restando schiacciata nell'assurda pretesa di difendere lo zero a zero. Risultato puntualmente sbloccato al 7° da una punizione che passa sotto la barriera del cancelletto di Ladispoli fino ad allora già miracoloso. Ma gli ingressi di Toselli prima e Fusaro poi (il primo come detto per un timido Conforti il secondo per Santi ancora grandissimo dal punto di vista tecnico ma evidentemente sul viale del tramonto da quello fisico) non riescono a dare la giusta profondità a una squadra bloccata dalla paura di prendere gol e che vede i suoi terminali offensivi Ruberti (troppo responsabilizzato dalla fascia di capitano e ancora scosso dalla storia dei fratini) e Bruno (appesantito dai Camogli pre partita fatti arrivare direttamente dalla stazione di servizio casilina) sterili come eunuchi. La girandola di cambi del primo tempo con Moroni (schierato fuori ruolo in difesa), Tamburro (che per tornare in forma si sta facendo seguire anche lui dell'orsetto dietologo di Berti che gli ha prescritto in questa prima fase una dieta a base di sugo di coda e straccetti di cui si vedono gli effetti) e Tosto (preoccupato di difendere come si preoccupa di parcheggiare dritto il suo motorino al mattino) finisce solo per prolungare l'agonia e portare le squadre sull'1 a 0 al cambio di campo.
(Nella foto: lo spogliatoio spezzato)
Nel secondo tempo infatti Bosco non cambia nulla anzi, invece di rafforzare il centrocampo per arginare lo strapotere dei centrali Multijet avversari provando a schierare Santi e Fusaro insieme, tiene fuori il "terminato" fantasista del Finance inserendo addirittura un altro difensore di ruolo: Marini con il compito preciso di difendere l'1 a 0 usando se necessario anche la violenza fisica, marchio di fabbrica dell'abruzzese dal giubbino di renna. Missione fallita perchè ben presto la FIAT dilaga, approfittando del subentrare della fatica, dei tanti cambi (da rilevare la buona prova danzante di Prestipino a centrocampo) e di un errore difensivo di Moroni sul terzo gol. Ed è proprio sull'errore del sempre abbronzato centrale della logistica che sembra essersi spezzato lo spogliatoio: con Bosco che invece di incitare e difendere il suo giocatore lo attacca, affibiandoli un ingiusto 4,5 in pagella, quasi a cercare un capro espiatorio di un fallimento che porta quasi interamente la sua firma. A questo punto si attende un intervento deciso della Società perchè ad esser messi in dubbio dall'allenatore negli ultimi giorni sono stati proprio due dei pupilli della Presidenza (prima Gilardi e adesso il bomber di Re di Roma) segno di un malessere interno che va prontamente sanato. Probabilmente la partita con Alitalia sarà quella decisiva ma in Piemme sono tanti a pensare che Bosco non prenderà le stecche doppie.

martedì 12 ottobre 2010

FIAT - PM ITALIA 4/0 - Le pagelle del Mister

TEMPESTA: L’eroe della serata, evita una Caporetto, contenendo i danni e meritandosi la copertina della Newsletter Mastercup. Stoico. 8
GIGLI: Siede in panchina. Composto. n.g.
ROMANO: Si fa valere, arginando il possibile. Molossoide. 7
BERTI: Solido, dalle parti sue non si passa. Bronzeo. 7.
CONFORTI: Cerca di irrobustire la diga, ma si lascia saltare con troppa facilità. Leggero. 5
MORONI: Inserito nella ripresa, chiude il match con un retropassaggio suicida, favorendo il terzo gol avversario. 4,5.
TOSELLI: Impiegato a spezzoni, cerca di vivacizzare la manovra. Esce con due legni al posto delle gambe. Pinocchio. 5+
FUSARO: Abbozza qualche geometria, ma non trova sponde valide. Meglio durante la cena, ove duetta con Toselli, raccontando amenità da caserma. Commensale. 5+
SANTI: Soffre le misure del campo, che ancora non gli offre i giusti riferimenti. La manovra non sgorga dai suoi piedi come ci si attenderebbe. Spaesato. 5
MARINI: Sostiene la squadra, dalla panchina. In campo non lascia segno. Supportivo. 5
BRUNO: Gira come una trottola, vedendola molto raramente. Stranamente deludente. Impalpabile. 5-
TOSTO: Pressa in avanti, palesando una discreta corsa. La palla purtroppo non se la sente di andargli vicino. 5
TAMBURRO: Gioca poco. Un tocco al volo, una randellata ad un avversario. Poi passeggia, ma senza il cane al guinzaglio. Cartonato. 4,5
RUBERTI: Il capitano naufraga in acque alte, senza ciambella. Dà il meglio di sè nell’intervista del dopo gara. In piena logorrea da microfono, un fortissimo bestemmione proveniente dal campetto adiacente gela gli astanti. Lui, serafico, mimando il gesto delle forbici, si rivolge al cameraman “ahò...questa m’aa taji..”.  Rappresentativo. 5
PRESTIPINO: Si aggrega all’ultimo tuffo. Gioca gli ultimi scampoli di gara, premettendo di non avere fiato e gamba per lanci e rientri. Nel finale ci delizia con una “veronica” a centrocampo per liberarsi elegantemente di se stesso, della complessiva durata di oltre 20 secondi.  Coreografico. 5.

Debutto in salita - L'analisi del mister

FIAT-PM Italia 4-0
Debutto in salita ieri sera al Futbol Club. Lo sapevamo e così è stato. Ma non tutto è da buttare. La prima parte dell'incontro ci aveva infatti visto reggere piuttosto bene l'urto della squadra avversaria, senza affanni particolari. Avevamo di fronte un gruppo certamente più rodato di noi, con geometrie ed automatismi mandati a memoria e, quel che più conta, con una condizione atletica decisamente superiore alla nostra. Si trattava di una partita "di rodaggio". Personalmente mi ero ripromesso di fare pure delle verifiche, tentare qualche correzione in corsa. Purtroppo verso la metà del primo tempo, con una serie di cambi, ho finito per far arretrare la squadra di qualche metro. Questo è stato un errore, che ci ha fatto giocare in sofferenza. Non va dimenticato, però, che l'unico gol al passivo con cui abbiamo chiuso il primo tempo, è venuto da palla inattiva, in modo piuttosto rocambolesco. Quindi, tutto sommato, un tempo abbiamo retto bene. Nella ripresa il gap fisico è emerso alla distanza: questo ci dice che dovremo allenarci di più (e meglio). Ritengo che il punteggio finale (0-4) sia severo, ma giusto. Il nostro portiere ha compiuto 3/4 interventi prodigiosi e se abbiamo contenuto il passivo, lo dobbiamo a lui. Non siamo riusciti quasi mai a ripartire, chiudendo in evidente affanno. Ci sarà da rivedere qualcosa fra i reparti difesa/centrocampo, lo sappiamo e lo abbiamo serenamente analizzato anche a caldo. Abbiamo però mostrato di essere un grande gruppo, non ci siamo abbattuti nonostante le avversità, nessuno aveva voglia di mollare e siamo tutti pronti a recuperare poco per volta gli errori commessi: questo mi piace sottolinearlo. Dovremo cercare di stare meglio in campo (questo è un appunto per me), ma anche in panchina: se è giusto e doveroso incitare e dare consigli, non potrà essere più accettato che ci si disponga tutti in piedi sulla linea laterale, come è accaduto. Su questo punto, dalla prossima partita, sarò inflessibile. Chi sta in panchina, dovrà starvi seduto.
Mi sto formando un'idea sull'ossatura della squadra, per cui occorrerà maggior disciplina e rispetto di ciò che verrà di volta in volta deciso. Farò meno turnover, una volta che matureranno certi equilibri. Cambiamenti continui, ieri lo abbiamo toccato con mano, non sono il massimo quando si cerca un filo logico, un'idea di gioco da proporre con una certa continuità. Al momento siamo ancora "in pieno cantiere", ma mi auguro di ridurre al minimo questa fase di pura manovalanza. Ci sarà un nucleo di base, ma tutti saranno pronti ove occorra.
A questo proposito, permettetemi di ringraziarvi tutti, chi era in lista e chi è comunque venuto a sostenerci dalla tribuna. Da un primo feeling, non dovrebbero essere tutti al livello della Fiat. Credo che potremo fare anche noi la nostra discreta figura, nel prosieguo del torneo. Non saremo dei fenomeni, ma non siamo poi neppure così male.
A giovedì.
Il Mister

sabato 9 ottobre 2010

PRIMO ALLENAMENTO TRA DUBBI E CERTEZZE

Dal dualismo Fusaro - Santi ai dubbi sulle fasce laterali con Toselli a corto di fiato e Moroni ancora in lotta con la pubalgia. E poi Ruopolo senza "o motorino" e il sorprendente bomber Ravera che aggiunge i  dubbi in attacco. Di certa c'è solo la difesa e a 3 giorni dall'esordio il progetto di Mr. Bosco è in alto mare.
di Ilaria Bonico


(Nella foto: il Mr Bosco sfuocato come le sue idee)
Tutti i disponibili arrivano puntuali (manco per il cazzo) all'allenamento di Giovedì presso il campo Artiglio. Che non sarà una grande serata lo si deduce già dal magazziniere Filippino e dal suo responsabile spacciatore che combinano un casino con i campi prenotando un ora in un campo da 9 e una in uno da 5, pensando che in media sarebbe stato come giocare 2 ore in un campo da sette.
Mr. Bosco infuriato paga il campo, dopo una lunga discussione con Marini che lo rimprovera per non aver fatto un bidding e lo invita, neanche troppo gentilmente, a compilare quanto prima un vendor form negativo sul fattone dell'Artiglio. In campo Bosco schiera due squadre speculari riproponendo il tormentone di questi giorni: il dualismo a centrocampo Fusaro-Santi. Nonostante la buona prestazione del talento pugliese Santi (visibilmente appesantito dalle briosches ecosostenibili del nuovo distributore al 2°piano) pare ancora in vantaggio per partire nel 7 titolare di lunedì (probabilmente anche grazie ai suoi "omonimi in paradiso") sempre che Bosco non stupisca tutti con una formazione speregiudicata con 2 fantasisti a supporto di un unica punta. 
(Nella foto: Tamburro da sfoggio delle
sue straordinarie condizioni fisiche) 
Punta che (anche vista l'assenza di Sterpi) pare chiaro essere Stefano Bruno che, nonostante pronti-via rischi di essere assassinato da Marini, vince il mismatch a distanza con Ruberti, preoccupato del recupero dell'investimento dei fratini, e annebbiato in attacco anche perchè colpito spesso duro dal doriano Addimandi. Un confronto tutt'altro che amichevole fra i due forse a causa di vecchie ruggini dallo scorso campionato (vedi lacrime di Mexes). Il Bomber con la C-Max sembra comunque destinato ad affiancare Bruno in attacco in caso di schieramento a due punte larghe con il solo Santi a supporto. Se così fosse nomi altisonanti come Moroni e Toselli resterebbero fuori vanificando lo sforzo estivo della propietà per strapparli alla concorrenza dei loro divani. Le due mezze punte dalla dubbia sessualità paiono proprio non reintrare nei progetti tecnici di Bosco, sempre più deciso a schierare una squadra bloccata con i tre in difesa per provare a giocare in ripartenza (o per limitare il numero di gol presi pena la richiesta di rimborso da parte dell'azienda del costo delle magliette). La difesa è quindi l'unica certezza, con il roccioso doriano Addimandi (che soffia il posto ai più quotati della vigilia Parussini-Marini-Conforti) guidato al centro da capitan Romano e a destra da Emiliano Berti in piena forma dopo la dieta prescrittagli dal suo orsetto dietologo immaginario. In porta c'è FAAC Tempesta che, rientrate le voci sulla sua vita privata, è l'unico sicuro di vedere la palla lunedì vista la quantità di volte che dovrà recuperarla dalla porta. 
(Nella foto: Bosco non guarda Gigli, al portiere
 - nonostante occupi il 70% della superfice
della porta - il Mr ha preferito il citofono e
non solo per risparmiare sullespese condominiali)
Insomma nessuna sorpresa da questo primo allenamento con un Bosco in bilico tra le sue idee di calcio innovativo e le volontà della proprietà. Ecco così spiegata la mancata convocazione di Ravera, bomber giovedì, ma che, un po' come Inzaghi, sarà costretto a subire un'immotivata ostracizzazione e l'utilizzo parsimonioso del solido siciliano Tosto che, anche grazie al capello baganto e scompigliato, pur restando prima scelta in caso di sopravvenuta omosessualità da parte dei componenti ancora eterosessuali della squadra, con tutta probabilità troverà poco spazio vista l'omofobia del Mister e di alcuni personaggi influenti vicini alla proprietà. Chiudiamo con Ruopolo e Scotto D'abusco. Il primo, dopo le dichiarazioni di suo zio Careca che in una recente intervista lo ha paragonato al peggior Di Napoli, non riesce a reggere la tensione e passa metà dell'allenamento a lamentare l'assenza di mezzi di locomozione a due ruote. Il fantasista del Corporate dal baricentro basso invece, seguito dallo stesso procuratore di Gilardi, pare rientrare nel pacchetto di siluramento preparato dalla Presidenza per il fantasista di Montefalvio. Sui due la società deciderà a breve, si parla di prestito a titolo grautito presso chiunque se li prenda senza necessariamente restituirli.

venerdì 8 ottobre 2010

Mai cosi Vicini

SCANDALO INTERCETTAZIONI: BOSCO SPIATO PROVA A SCARICARE GILARDI

ESCLUSIVO: il testo integrale delle conversazioni via chat che incastrano Mr. Bosco mentre prova a scaricare la bandiera di Monteflavio. Il tutto intercettato dalla procura dell'IS. E ora il Giudice per le indagini all'internal control D'Ottavi apre un'inchiesta.
di Sborbo Sbifenni

"Se vuoi puoi andare via!". Secco e ingrato Mr. Bosco invita Fulvio Gilardi ad andarsene a seguito di una moderata richiesta di chiarimenti da parte del numero 10 dei castelli. E' questo il contenuto delle intercettazioni acquisite dal Giudice per le indagini all'internal control Vincenzo D'Ottavi che ha gia aperto un'inchiesta per mobbing calciottistico. Lo scandalo arriva clamoroso a 3 giorni dall'inzio del campionato e spacca uno spogliatoio già diviso. Le intercettazioni agli atti, raccolte dalla procura dell'IS capitanata dal Maresciallo Elena Cometti nell'ambito di un'indagine su un presunto spaccio di droga nelle pedine del subbuteo, raccontano di pressioni da parte di Mr Bosco nei confronti di Gilardi per convincerlo a lasciare la squadra. Dietro questo ingiustificato comportamenteo di Bosco ci sarebbe, secondo indiscrezioni, la mano della Rossella Sensi del fantacalcio Cristina Benetti che, intenzionata a risparmiare sul costo del cartellino di Gilardi  in vista delle regole sul fairplay finanziario caldeggaite da Addimandi, avrebbe usato la sua rinomata influenza su Mr Bosco per nascondere il siluramento di Gilardi dietro infondate scelte tecniche . La fonte, che ovviamente vuole restare anonima  (la signora Lovelace???), ci ha fornito solo un piccolo pezzo di una conversazione avvenuta tramite communicator, ma nelle mani di D'Ottavi, ci sarebbero altre prove schiaccianti del trattamento vergognoso riservato da Mr. Bosco ad uno dei fondatori del calciotto Piemme. Ma ecco di seguito il testo integrale dell'intercettazione fornita dalla nostra gola profonda:

Bosco, Marco [15.20]:
mi aspetto una dura contestazione da te..
Gilardi, Fulvio [15.24]:
Caro Mister, le rispondo con deferenza, ho già fornito le mie opinioni alla nostra testata giornalistica di riferimento. E' ora che sia faccia luce su alcuni atteggiamenti.
Bosco, Marco [15.25]:
se ha problemi, può passare in presidenza per un accordo bonario di exit
Gilardi, Fulvio [15.26]:
Io non mollo, nonostante il "mobbing" evidente a cui vengo sottoposto. Mi farò trovare pronto al momento opportuno. Sono un professionista.
Bosco, Marco [15.26]:
bene, così va meglio
Gilardi, Fulvio [15.28]:
sarò presente comunque a fare il tifo e a sostegno dei miei compagni: non li abbandonerò mai!
Bosco, Marco [15.28]:
bene abbiamo bisogno di lei

Un Bosco che prima lancia il sasso poi tira indetro la mano. Propone un "accordo bonario di exit" ma poi, di fronte alla ferma risposta di Gilardi, è costretto a fare dietrofront, visibilmente imbarazzato dall'incorruttibilità del fantasista del paesello. Ora resta da capire, al di là dell'evolversi giudiziario della situazione, come Bosco riuscirà a gestire Gilardi. Sarà infatti difficile dopo queste rivelazioni motivare una sua eventuale esclusione per scelta tecnica senza alimentare le polemiche. Fortunatamente per il lupo maremmano lunedì Gilardi non sarà disponibile per un riacutizzarsi del dolore al coccige che lo aveva tormentato negli anni in Logistica (dolore che adesso comincia ad affliggere anche Andrea Moroni), ma quando tornerà presto in forma allora i nodi dovranno venire al pettine.


(Nella foto: Gilardi col suo Ex-compagno di Squadra Alessandro Del Piero. Dopo la
retrocessione in B della Juve Gilardi è approdato alla compagine Piemme firmando
un contratto faraonico da 800 euro al mese lordi più ticket restaurant e straordinari)

MATCH 1 - I CONVOCATI

Elenco convocati Match 1 - 11.10.2010 ORE 21.00

TEMPESTA, GIGLI
ROMANO, BERTI, CONFORTI, MARINI
SANTI, TOSELLI, FUSARO, RUOPOLO, MORONI
BRUNO, TAMBURRO, RUBERTI, TOSTO


CI TROVIAMO TUTTI ALLE 20.00 AL CAMPO DI VIA DEGLI OLIMPIONICI 71


Il Mister

Sgambatella all'Artiglio 7/10/2010 - Le pagelle del Mister

TEMPESTA: Chiude la porta in faccia a tutti, poi nel finale, fa i saldi e lascia passare qualcosa. Saracinesca. 8
GIGLI: Si oppone come può alle mitragliatrici nemiche. Chiede maggiore protezione, ma la sua Cupola non lo ascolta.  Burroso. 6
ROMANO: difensore di razza, meno male che esiste. Certezza. 8
PARUSSINI: Sgambetta finchè le fallaci terapie dei medici di Gabicce glielo consentono. Cede nel finale. Onesto. 6+
BERTI: il Sebino Nela della Magliana presidia la difesa, finchè non impazzisce lanciandosi oltre cortina. Nel tripudio dei quadricipiti, il mister riesce comunque a farlo ragionare. Muscolare. 7
CONFORTI: diligente finchè non rischia un paio di giocate che non sono nel suo repertorio. Che costano un paio di incubi a Gigli. Serio. 6+
ADDIMANDI: la vera sorpresa della serata, diligente e disciplinato, come si conviene ad un uomo di legge. Dura Lex, Sed Lex. 7+
MORONI: Alla ricerca del piede sinistro, col destro si arrabatta, con alterne fortune. Dice di averci fatto vedere solo una parte delle sue potenzialità. Autoreferenziale. 6+
TOSELLI: Atleticamente spompo, dà il suo contributo anche se con ampi margini di miglioramento. Nel marasma finale, tenta di farsi sentire per organizzare il reparto difensivo, ma è ormai in apnea. Subacqueo. 6.
FUSARO: Avvezzo a scorrazzare nel Tavoliere, fatica nella vasca da bagno dell’Artiglio. A tratti pare Antognoni. Solo a tratti, però. Irrisolto. 6+
RUOPOLO: Atteso in mezzo al campo come fantasista con propensione alla spinta. Gela l’impianto sin da subito con la sua dichiarazione programmatica: “Uè...mica teng ‘o motorin”. Rottamato. 6-
SANTI: Fine dicitore, gioca a testa alta anche se non prende per mano la squadra come ci si attende.
Si vede immediatamente che è uno dei pochi che non dà del voi alla palla. Da lui ci si attende una luce più forte. Timido 6+
MARINI: Ha il merito di aver risolto la questione dei certificati medici. Anche in campo mette buona volontà ed entusiasmo, coprendo e spingendo. I piedi non sono di velluto, ma passa l’esame. Sdinoccolato. 6+
BRUNO: Le rustichelle lo tengono leggero, e si vede. Incisivo sulla fascia, rapace in area. Altra gradita sorpresa. Nel post gara si lancia in una clamorosa contestazione del conto finale in pizzeria, per un paio di grammi di crudo e due bufale “Queste cose in autogrill non le consento, che diamine!”. Fiscale. 8
RAVERA: Segna il primo gol della serata, aprendo ampie riflessioni sul futuro del gioco del calcio. Nel corso della gara, che lo vede fra i marcatori più presenti a tabellino, le riflessioni lasciano il terreno alla disperazione. Il calcio chiude davvero baracca.  7
TOSTO: il funambolo etneo svaria sul fronte dell’attacco, mostrando una vitalità confortante. Nomen omen. 6+
SCOTTO D’ABUSCO: il pibe di Lacco Ameno mostra buona volontà e buoni tocchi al volo. Disponibile 6
TAMBURRO: Ha le movenze del centravanti di razza. Peccato rimangano solo quelle. Ha la forma fisica di un lungodegente di geriatria. La sua presenza in gare ufficiali andrà monitorata e gestita col bilancino. Un tempo vera boa, adesso al massimo paletto “acque sicure”. Cianotico. 6
RUBERTI: Fa spesa in un noto negozio di abbigliamento sportivo, compra i fratini, ma tiene solo lo scontrino delle ciocie. In campo si dimena alla ricerca della goleada. Smanioso. 7-