martedì 27 settembre 2011

FURIA SPAGNOLA E RITIRATA FRANCESE

Dopo l’abbandono del Presidente Ittico a Sven e Mr Bosco tocca l’ardua impresa di convincere il Megapresidente Iberico,  furioso per i risultati dello scorso campionato, a finanziare la nuova Mastercup. Oggi pomeriggio l’incontro decisivo.
Di Marta Pas

(Il Presidente Ittico parla dei risultati della sua ex squadra)
E’ un brivido quello che percorre la schiena del team PM alla lettura del lunghissimo e toccante announcement sulla intranet della scorsa settimana: il presidente Ittico se ne va e col suo baffo vola oltralpe anche un terzo del Budget della Master Cup. 
E sebbene gli altri due Presidenti continuino nelle dichiarazioni ufficiali alle macchinette del caffè a garantire ancora il loro supporto alla squadra, nei corridoi la parola fallimento, con conseguente mancata iscrizione al prossimo campionato, rimbomba più che nelle banche d'affari d'Atene.  Tutto ora è riposto nelle mani teutonico-toscane del duo Sven-Bosco.
E’ previsto per oggi pomeriggio l’incontro col Megapresidente che dopo i grandissimi successi calcistici ottenuti in Spagna (qualcuno ricorderà il 10 a 1 subito due Christmas Party or sono) pare non essere disposto a proseguire con una squadra che ha festeggiato il terzultimo posto manco avesse scoperto che i neutrini viaggiano sul Muro Torto a una velocità superiore a quella della luce.
Da indiscrezioni 3 sarebbero i punti su cui si baserà il tentativo di convincere il megapresidente:
(Mr Bosco si prepara al discorso
col Megapresidente)

     AGILITA’: Bosco, sotto l’occhio attento dell’orsetto dietologo di Berti, pare costringerà i calciatori a perdere peso. Oltre alla Bilancia è previsto anche un test di agilità: tutti  i giocatori dovranno riuscire a scavalcare il cancello di via Po e a rubare il motorino di qualcuno del SOD prima che la vigilanza se ne accorga.

      CORAGGIO: altro elemento chiave del team Piemme 2011-2012. Come prova tutti convocati dovranno contraddire il proprio capo diretto una settimana prima del MAP. Previsto un extra bonus per chi non riderà alle battute del proprio Direttore da qui alla fine dell’anno.


      PENA: se i primi due punti non dovessero bastare allora Bosco e Sven si giocheranno la carta finale. All’idea di 16 mogli/compagne/fidanzate private dell’unica serata a settimana di tranquillità senza marito/compagno/fidanzato parassita a fianco, il Megapresidente dovrebbe cedere.

Insomma il futuro della Mastercup è in bilico a breve sapremo se il Torero Bosco uscirà indenne dall'arena del 3°piano.

martedì 17 maggio 2011

PIEMME - PWC 5/4 - Le pagelle del Mister

TEMPESTA:
Nonostante un piccolo infortunio al piede occorsogli recentemente mentre scorrazzava sulla battigia di Torre Flavia, il portierone salva la baracca con 3 interventi decisivi e contribuisce in modo significativo alla vittoria finale. La tempesta è finita, adesso c’è il sereno. E si vede. METEREOPATICO. 8,5

CONFORTI:
Il solito impegno e una ottima condizione fisica da soli valgono il superamento dell’esame. Buttato nella mischia sin dall’inizio, soffre l’onda d’urto degli avversari che lo puntano spesso. Vacilla, ma non cade, sistemando al meglio la deriva e fermando un paio di pericolose ripartenze avversarie con la sicurezza del veterano, finendo di bolina larga, da buon velista. ESEMPIO. 7,5

FORNARI:
Mastino della difesa, il nostro Mark Lenders mostra i denti quando serve e fa sentire il fisico. Tampona e randella su tutta la fascia, proponendosi anche in qualche sortita in avanti. Pur di giocare in Piemme ha per mesi anche sdegnato ingaggi ben più redditizi in J-League, ma il Mister (novello Kira) lo aveva ignorato, salutandolo appena. Adesso circa 310 dipendenti di PM sostengono di aver detto sin dall’inizio che lui avrebbe dovuto giocare sempre... PLEBISCITARIO. 8,5

MESSA:
Interpreta l’inusuale ruolo di centrale difensivo esattamente come il mister gli chiede. Comanda la linea, illumina con lanci millimetrici. Segna un pregevole gol su punizione, giustiziando l’estremo avversario, barbinamente uccellato con una staffilata da goniometro nell’angolino del proprio palo. Nel finale, rischia e fallisce un paio di dribbling in zona minata, causando il (generoso) rigore che avrebbe potuto far saltare la festa. Ma è uno degli artefici della crescita dell’intero gruppo. LUMINOSO. 8,5

TOSELLI:
Atleta (?) dalle discutibili abitudini alimentari, ultimamente aveva palesato problemi digestivi, conseguenza di alcune sue sostanziose merende a base di dolciumi e biscottini che si fa spedire direttamente dalle pasticcerie cuneesi di Corso Nizza. Solito stantuffo sulla corsia di destra, ricorre anche alle maniere pesanti per arginare il pressing avversario. Sull’episodio del rigore ingiustamente subìto, non lesina parole di stima per l’avversario, reo a suo parere di aver simulato. “Sono un uomo di mondo, ho fatto il militare a Cuneo, ma una cosa del genere non l’avevo mai vista” pare gli abbia sussurrato, parafrasando Totò (ndr: la frase è stata volutamente edulcorata). CENSORE. 7,5

STERPI:
Segna una rete da cineteca per le scuole calcio giovanili, con un calcio di collo piede di rara bellezza. Sembra che a seguito di tale prodezza balistica, sia stato avvicinato da un paio di ricercatori di fisiatria smaniosi di raccogliere un suo contributo in occasione di un imminente simposio medico all’Ergife sulla coerenza biomeccanica nell’esecuzione di questo fondamentale, analizzato rispetto al calcio di piatto. Fonti sicure riferiscono di averlo udito declinare con eleganza: “daje raga’ dovrei esse a Budapest a inizio giugno, magari ve chiamo, ma nun credo de venì. Magari se m’oo dite, famo n’amichevole co ‘na squadra d’amici mia, fateme sapè”. La sua doppietta è pesante, quando conta mettere benzina, lui ha sempre la pompa in mano. BOMBER. 8

BRUNO:
Corre come un dannato, costretto dal mister a cantare e portare la croce. Sgusciante come una biscia, abituato a divincolarsi nel dedalo di stradine dell’alveare di Vasto vecchia (a vico Sinello c’è tuttora un murales che lo ritrae con il suo inseparabile compagno di merende Domiliano), stavolta non segna, ma si distingue per diverse pregevoli giocate, fra le quali uno spettacolare tiro a palombella in anticipo sul portiere in uscita, salvato sulla linea dalla prodezza di un avversario. Dopo essersi “bevuto i polmoni” (testuale), si tracanna pure un paio di brocche di birra a cena, discettando in pescarese. LIQUIDO. 8

RUBERTI:
Da qualche settimana in forma straripante, sulla sua fascia è un’iradiddio. Punta l’avversario e lo salta sistematicamente, creando sempre pericolose situazioni di superiorità numerica, su cui la squadra sta costruendo fiducia e risultati. Da sempre fiero sostenitore del concetto di “squadra”, pare averla finalmente trovata. E la squadra ha trovato lui, in forma da finale di Champions. DEVASTANTE. 9

FUSARO:
Tenta di intenerire il mister, presentandosi al campo con il fratello, con il quale lo Special One di Barbanella instaura immediatamente una complicità che sortisce effetti diametralmente opposti a quelli sperati dal fantasista di Giovinazzo. Fallita la leva romantica, prova la carta “biscotto”, suggerendo goffamente al tecnico rivale di addivenire ad un risultato di comodo, per muovere la traballante classifica. Il velleitario proposito fa la fine del primo “Oggi dobbiamo vincere per forza, ci spiace” si sente rispondere seccamente. Per fortuna il campo dirà altro, nonostante Fusaro giochi oltre un quarto d’ora, in cui peraltro si danna per inanellare errori in quantità seriale, compreso un gol di testa con i piedi praticamente sulla linea di porta. Presenza comunque fondamentale e autentica testa pensante del gruppo, si vede scippare anche la fascia da capitano, da un Mister senza cuore. Cercasi autostima. SFOLLATO. 7,5

PRESTIPINO:
Chiamato ad accendere i motori a gara iniziata, esce dai box col freno a mano tirato e stenta sul principio ad entrare nel vivo del gioco. In breve ottimizza la carburazione e stabilisce a centrocampo la sua area di influenza. Ha l’onere di beccarsi il primo cartellino giallo del torneo, ma chiarisce immediatamente “Mister, lui da qua non passa, capito? Non passa”. Una frase che non ammette repliche e che zittisce sul nascere qualsiasi eventuale reprimenda del tecnico, da sempre incline al bastone, piuttosto che all’inutile carota. Gioca i suoi canonici 20 minuti, quelli che il suo fisico ormai logoro è in grado di garantirgli senza dover allertare l’Unità Coronarica di Ponte Milvio. PERENTORIO 7.

DE CESARE:
Relegato fra le riserve, mostra di soffrire oltremodo il turnover. Stufo di attendere, prende la prima palla disponibile ai bordi del campo e si invola sulla fascia abbandonando la panchina, interrompendo un contropiede da manuale della propria squadra che se lo trova davanti inaspettatamente. Lascia inopinatamente  il campo prima del fischio di chiusura, poco prima che il Mister possa favorirne l’ingresso in campo al posto di un sin troppo effervescente Toselli, nel concitatissimo finale. TEMPISTA. 5.

IL MISTER:
La squadra ha finalmente una sua identità. Gioca la palla e dialoga in campo con fraseggi ragionati. In questo c’è molto dello Special One di Barbanella, che ha stentato inizialmente a trovare il bandolo della intricata matassa, ma che adesso guida saldamente il gruppo, col vento in poppa. Del resto, si appalesa luce meridiana clarior come lui “veda” e predichi un calcio moderno fatto di disciplina e abnegazione, in cui gli interpreti siano portati a rendere ben oltre i loro innegabili limiti, avendo come obiettivo comune la vittoria del gruppo. AUTOREFERENZIALE. 9.

PIEMME 5 – PWC 4: IL CIELO E’ BLU SOPRA I PARIOLI

Ancora il Bomber Ruberti a pochi minuti dalla fine regala la prima meritatissima vittoria al team Piemme nella penultima partita della Master Cup. Meravigliosa doppietta di Sterpi e grandi parate di Tempesta. Raggiunto ampiamente l’obiettivo del penultimo posto ora si cerca il miracolo contro la capolista il 6 giugno.

3 vittorie di fila, 4 risultati utili consecutivi tra amichevoli e gare ufficiali. Non sono certo numeri da penultimi  quelli che il team Piemme ha mostrato negli ultimi 2 mesi. I numeri sì, proprio quelli che il Finance ha chiesto di vendicare ieri, con la Del Re sempre in prima fila, contro quella Price Waterhouse Cuper incubo del secondo piano da cui ieri dopo 50 minuti ci si è svegliati, sudati ma felici.

Bosco schiera ancora una volta le 2 punte più il trequartista con Conforti preferito a Toselli a destra e l’asse Tempesta – Fornari - Messa – Ruberti a disegnare la spina dorsale della squadra (i 4 giocheranno tutta la partita senza pause).
Pronti via e PWC va in vantaggio, grande azione solitaria sulla destra e gran botta dove nulla può Tempesta. Ma la squadra non si disunisce e anzi ribalta subito il risultato con due perle di Sterpi (rigenerato dal week end a Budapest) servito tutt’e due le volte dalla destra da un fotonico Ruberti (ad Acquasparta stanno già pensando di dedicargli una scuola calcio).

Ma il 2 a 1 regge poco PWC trova subito il pareggio e il Villas Boas di Barbanella decide di far ruotare un po’ le pedine: dentro prima Toselli per Conforti poi Prestipino e Fusaro per Sterpi e Bruno. E proprio da un contropiede innestato da Fusaro arriva il 3° gol con Ruberti che nel tentativo di rimetterla al centro trova la (s)fortunata deviazione dell’avversario e il 3 a 2.

Squadre al riposo e Bosco che grondante adrenalina prova a predicare la calma, mentre dagli spalti le Piemmelle fanno la ola insieme a Damasco e Romano (o forse scacciavano le zanzare non lo sapremo mai) vicinissimi alla squadra come sempre. Si riparte con gli stessi effettivi con Messa e Prestipino (costretto anche a un fallo d’ammonizione) che faticano un po’ a centrocampo e PWC che aumenta la pressione e scalda i guanti di un Tempesta in versione saracinesca. Ma non basta, perché su un rocambolesco calcio d’angolo arriva il pareggio di PWC con Bosco che va su tutte le furie anche per le indiscrezioni che vedono costretto al ballottaggio il candidato del centrodestra al Municipio di Grosseto che gli aveva promesso condoni in caso di elezione per la sua casa al mare.

Fuori Fusaro per Bruno per dare più spinta ed ecco il nuovo vantaggio. Tocca proprio a Capitan Giaguaro segnare su calcio di punizione (con il portiere avversario che ha preso lezioni da Tempesta per mettere la barriera) e riportare la squadra sul 4 a 3. Il Polignanese però fa il bello e il cattivo tempo e pochi minuti dopo per un eccesso di confidenza perde palla in area e procura un rigore dubbio quanto le note spese di Toselli.
Tempesta (con un dito gonfio che sembra un wrustel del gabbiotto di San Pietro) non può nulla e 4 a 4 che manda il morale sotto i piedi.

(Ruberti sigla il definitivo 5 a 4)
Ma non per Daitan Ruberti che perfettamente innescato da un lancio di Messa beffa il portiere in uscita, 5 a 4 e 2 minuti ancora da giocare. 2 minuti in cui Price si ributta all’attacco lasciando praterie soprattutto per Bruno che va tre volte al tiro, l’ultima con un colpo sotto salvato sulla linea dal difensore avversario che se fosse entrato avrebbe garantito aneddoti per il vastese per almeno 3 generazioni di nipoti.

Ma va bene così l’arbitro fischia la fine e a centro campo ci si abbraccia manco ci fosse stato un merit increase di quelli di qualche anno fa.

Il 6 giugno i tifosi vogliono l’impresa i tempi dell’asfalto sono finiti è ora di scalare i muri della classifica, non più così insormontabili.

mercoledì 11 maggio 2011

PIEMME 8 – LEOBURNETT 2

Lo Giaguaro di Polignano fa un sol boccone del Gatto arancione latino e porta a 3 i risultati utili consecutivi della compagine Piemme. Straripante anche Ruberti, in uno stato di forma da nandrolone. Ed ora lunedì in gara ufficiale la prova del nove.
Di Silvestro Gatto

TABELLINO:

Marcatori: Bruno PM (5’pt) – Ruberti PM (12’pt) – Fusaro PM (22’pt) – Addimandi PM (5’st) –
Ruberti PM (13’st) – Isidoro LB (15’st) – Sterpi PM (ma forse è autogol 20’) – Ruberti PM (24’st)(30’st) – Un altro loro che non conosco LB (30+2st)


 2 amichevoli vittoriose di fila non fanno una prova ma sono due indizi importanti: Mr Bosco sta finalmente risolvendo l'intricato caso del team Piemme e peccato che manchino solo 2 giornate alle sentenza definitiva. E pensare che il clima in cui si è giocata l'amichevole di ieri non era dei migliori, con le Piemmelle che hanno disertato lo stadio per contestare la scelta della società di non affiggere le foto dei giocatori nella hall della reception.

(La foto censurata che ha provocato la
contestazione delle Piemmelle di ieri sera)

GIAGUARO MANGIA GATTO - La situazione si è resa ancora più critica a causa dal foltissimo gruppo di tifose al seguito del team di via Crescenzio che al grido di un criptico “avete solo la nebbia” hanno incitato la loro squadra per tutta la partita. Situazione che sembra esser pesata soprattutto a De Cesare non adeguatamente depilato, a suo dire, per gestire una situazione del genere (sbaglierà due gol facili facili teso com’era a osservare la ricrescita incipiente sul petto che attraversava la maglietta aderente). Tornando alla partita il Villas Boas grossetano  ieri ha continuato a sperimentare schierando una formazione, evidentemente provata al subbuteo, con Messa centrale di difesa Fornari e Conforti sulle fasce Sterpi regista a supporto delle due punte Ruberti Bruno.
Un approccio molto offensivo che ha costretto i giocatori dal capello scompigliato e il baffetto hipster (proabilmente una policy interna) a rintanarsi nella propria metà campo. Tana da cui ha provato a uscire Isidoro (il migliore dei suoi) gomitolo..mm pardon.. palla al piede… con giocate da playstation 2 che mandavano in visibilio le ammiranti gattofile in tribuna.
Giocate però prontamente fermate dallo Zaguaro di Bari sud che, dopo aver sfoggiato un brillante savoir faire con la tipa acida della reception, ricolmo di autostima, gioca sul velluto ribaltando spesso con rapidità l’azione insieme a Fornari (che dimenticate le Support request fa una prestazione da 1°livello) e Conforti, (che persi 10 kg grazie al giorno e notte, sgroppa sulla fascia che sembra Varein) propositivi come sempre.
E la supremazia territoriale si concretizzata subito: prima va in gol l’airone Bruno (ancora a segno dopo la doppietta con PWC) poi a segnare è il Bomber Ruberti seguito da una perla di Fusaro (subentrato proprio a Bruno). 3 a 0 e squadre a riposo con Tempesta (ancora parate importanti per lui) che con l’avanzamento dell’età e dei problemi alla prostata è costretto a correre in bagno e a ritardare l’inzio del secondo tempo.

LEGALI RICORDI - Un secondo tempo che vede in campo Tosto e Addimandi. I due oltre che per motivi tecnici (solite cavalcate per Tosto e serie di assit ficcanti per il Legale del terzo piano) si mettono in eveidenza per il look: il primo esibisce un pantaloncino arrotolato alla vialli anni ’90 nell’intento malcelato di deliziare coi suoi cosciotti tonici e glabbri le tifose ospiti, il secondo invece ricorda ai giovani avversari che il look trasandato (col capello scompigliato quando c’era) l’ha inventato lui 15 anni fa quando vendeva Marlboro mentolate di contrabbando all’ombra della lanterna prima di darsi all'avvocatura.
E proprio Addimandi riapre le marcature nel secondo tempo seguito da Sterpi che si sblocca (in realtà sarebbe autogol ma la scena madre negli spogliatoi intenerisce il sottoscritto che gli assegna il gol incurante delle ripercussioni che potrà avere su chi ha Sterpi al fantacalcio). Chiude la star della serata  Ruberti che porta a 4 le reti personali e ad 8 quelle del team Piemme per una partita che non ha più storia. I Creativi in bianco si sgonfiano, fiaccati come avessero ricevuto un debrief per riposizionare l’immagine di Multifilter slim tra i 18-24 dei centri sociali, non senza però avere due sussulti di pregevole fattura che fissano il risultato sull’8 a 2.
A fine gara strette di mano e pizza Margherita (col solito de Cesare a prendersi la tagliata visto che si paga alla romana) nella speranza che le vittorie non arrivino più solo in amichevole. Ma come si dice: se il gatto ha sette vite lo zaguaro ne ha almeno 14... lunedì sapremo quante gliene sono rimaste.

giovedì 21 aprile 2011

RUBERTI MANDA PIEMME IN PAR(i)ADISO

Uno splendido colpo di testa del Bomber di Acquasparta a 2 minuti dalla fine consegna alla compagine Piemme il primo meritatissimo punto contro il Teatro dell’Opera. Bosco non sbaglia un cambio e il 3 a 3 manda in visibilio tifosi e società e accresce i rimpianti.
di Letto Rigo

Comincia a urlare che sembra Pavarotti e finisce con la voce della Callas ma in scena contro il Teatro dell’Opera ieri sera Mr Bosco ha diretto un’orchestra quasi perfetta. Il 3 a 3 (contro una delle candidate al titolo) alla fine sta addirittura stretto e, alla gioia, affianca i rimpianti per partite ben più abbordabili lasciate agli avversari (vedi WFP e ENPALS).

TOSELLI OUT – E’ pensare che si era messa male già dal pomeriggio, con Toselli, a caccia di grade nei ristoranti della Roma bene, costretto a dare forfait (starà vicinissimo alla squadra inviando turpiloquiosi messaggi di incoraggiamento per tutta la serata) e Ruopolo e Tosto che, seppur con stile, fanno trapelare un certo malcontento per l’inaspettata tribuna.

ME NE FREGO - Ma dalla panchina riecheggiano echi del ventennio con Mr Bosco che, anche forte della figliola portafortuna in tribuna, spezza le reni alle polemiche e tira dritto recuperando gli epurati e portando pochi uomini in panchina deciso a una scaletta che sa di partita a scacchi. E rispetto al match con WFP i cambia molto: fuori Fusaro dentro Ruberti con Fornari dirottato a destra per sostituire Toselli lasciando spazio al centro al prepotente rientro di Berti con l'esordiente De Cesare a sinistra che completa il 7 con Messa centrale e capitan Sterpi unica punta.
(Il Villas Boas di Barbanella
esulta dopo il gol di Bruno)

NIENTE DOPPIA CIFRA – La paura giocando contro una delle compagini più quotate era quella di un’altra disfatta e i primi minuti la squadra sembra un po’ bloccata, con Sterpi ingabbiato e il solo Ruberti a rendersi pericoloso sulla destra (sua un’incursione palla al piede che si infrange a pochi passi dalla linea di porta). La fase difensiva però non fa una piega con Berti che suona le percussioni sui parastinchi degli Operanti e De Cesare e Fornari che fanno da diligenti tagliafuoco sulle fasce. Passano i minuti e si capisce subito che non solo non sarà una disfatta ma che al Teatro dell’Opera per passare non basteranno gli assoli dei suoi tenori.

ARROCCO – Ma la partita a scacchi del Kasparov di Barbanella deve ancora cominciare. E a metà del primo tempo ecco la prima mossa: fuori il Re Sterpi dentro la Torre Bruno con l’alfiere Fusaro al posto del cavallo Ruberti a dare una mano a Messa Regina sola fin ad allora in fase di impostazione. Pochi minuti ed è subito gol: lancio meraviglioso di Messa proprio per Bruno che si inserisce e di volè segna l’uno a zero. Sinfonia amara per il Teatro dell’opera. Gol bellissimo per una Prima assoluta del team Piemme mai passato in vantaggio nelle precedenti partite. Ma la gioia annebbia i pensieri e la punta del Teatro dell’Opera, novello Scarpia, colpisce a tradimento complice una piccola indecisione di Fornari e Tempesta che si lasciano infilare. 1 a 1 squadre al riposo e “gelide manine” per tutti al cambio di campo.

NIENTE TRAGEDIA – Peggio andrà al reintro in campo che è di quelli da Teatro dell’assurdo. Tante azioni create ma due reti incassate. 1 a 3 ed ennesima Tragedia in vista. Ma sul palco quando si stecca o si sbaglia una battuta bisogna andare avanti. Questo insegnano i maestri. E così le azioni continuano a susseguirsi, prima Fornari e poi Fusaro sbagliano dei gol clamorosi a pochi metri dalla porta (che richiederanno diversi mesi di analisi non coperti dall’assidim per  essere dimenticati), fino all’azione di Ruberti sulla destra palla che finisce al limite dell’area dove De Cesare (all’esoridio in campionato) lascia partire una fiondata che riapre la gara: 2 a 3 e 10 minuti ancora da giocare. 10 Minuti che sono un crescendo di emozioni, con Conforti che rientra a dar fiato a De Cesare e Sterpi che torna in attacco a riformare coppia con Ruberti in una sorta di ciclico sonetto, che sfocia nella Nona di Beethoven a 2 minuti dalla fine: cross dalla destra proprio di Sterpi con Ruberti che sale in cielo e colpisce di testa per un gol tanto bello quanto fondamentale per il futuro della squadra in questo campionato (ma anche nel prossimo).

Non sarà stata marcia trionfale insomma ma non è detto che non si un preludio in vista della prossima partita con PWC. 
E alla fine i festeggiamenti meritatissimi con i tifosi e l’abbraccio caldo con Maurizio Romano (ancora fuori per infortunio ma sempre vicino alla squadra) sono di quelli da ricordare tanto che Bruno, nel dopo cena, non batterà ciglio di fronte allo scellerato ordine di antipasto crudo e mozzarella da parte della Bellardini (anche ieri insieme alla Carderi e alla Del Re anima della torcida piemmina) contravvenendo ai principi di austerity che da sempre impone nel post partita. Ma stasera non si bada a spese e al cameriere si dice: "questa e quella per me pari sono".

lunedì 11 aprile 2011

PIEMME - WFP: LA FORMAZIONE

Nessuna pretattica per Mr Bosco che nel solito pranzo prepartita al Viaggio già svela la formazione ai giornalisti accorsi da tutta Piazza Fiume (prima fra tutta una raggiante Lillì Gruber).
E come al solito non mancano le sorprese prima fra tutte l'esclusione di Berti (ancora sotto incheista da parte della commmissione stragi per lo tsunami provocato a Fregene dopo la caduta dello scorso mercoledì al Futbal club). Sarà Fornari a prendere il suo posto e a organizzare il traffico in difesa dove con lui esterni ci saranno il pendolino Toselli a destra e l'altra sorpresa della serata (almeno nel ruolo): Bruno. Il longilineo abruzzese dovrà quindi occuparsi oltre che della fase offensiva anche di quella difensiva schierato a sinistra così da permettergli di accentrasi al tiro e rendere ancora più pericoloso un reparto offensivo scoppiettante. Con Messa che "celebrarà" a centrocampo insieme a Fusaro (neocapitano) e alla boa Sterpi.
Previsto il tutto esaurito al futbal club con le Piemmelle pronte a organizzare una coreografia da Superbowl e le telecamere di Superpippa channel che riprendereanno in esclusiva il match.

(Capitan Fusaro suona la carica)

venerdì 11 marzo 2011

Amichevole vs PWC : Ecco i convocati di Marco Bosco

Ennesima scrematura di Marco Bosco in vista della amichevole all’OSTIENSE. Oggi il CT ha rivelato i magnifici 12 che avranno l'oneroso compito di difendere il primato fair play. In realtà di questi 12 calciatori solo 7 saranno i titolari mentre gli altri 5 faranno il ruolo di riserve in caso di bisogno. Ecco la lista di coloro che andranno all’Ostiense: BRUNO, DE CESARE, FERRAIOLI, FUSARO, MESSA, PRESTIPINO, RUBERTI, RUOPOLO, STERPI, TEMPESTA, TOSELLI, TOSTO.

Gli Esclusi: Prima defezione, l’uomo ragno Erminio Ferraioli che ha comunicato in tempo reale l’impossibilità di giocare. L’assenza di Stefano Santi, ieri sera si è infortunato, non si sentirà più di tanto, visto  che ormai Fusaro al centrocampo è il padrone in discusso, o almeno quando si muove. Il ritrovato beckenbauer Tamburro, non ci sarà neanche per i 5 minuiti finali, ormai il CT lo vede solo come ex, come un vecchio sparring partner buono solo per insegnare un po’ di tecnica a questi giovani che non hanno mai visto un pallone. Stupisce comunque l’assenza di alcuni giocatori di peso, come Bud Spencer Berti o mini-poni fulmine Addimandi, la difesa ormai collaudata non cè. Come è clamoroso non aver convocato Conforti che nonostante la trasferta a Milano si era reso disponibile, anticipando il rientro a sue spese con un charter privato. E’ stato escluso anche lo scoppiettante scugnizzo di Ischia, Mauro Pibe De Oro Scotto D’Abusco, ieri sera grande prestazione. Non sarà della partita Loria Andrea Moroni, la sua mancata convocazione è dovuta ad altri impegni, si dice che da tempo avesse preso appuntamento con Il Marchese de la Roche, in arte Chicago
(http://www.facebook.com/pages/Chicago/31888197902?v=info)

Non pervenuti: Damasco, Gigli, Gilardi, Ravera.


Aspetteremo il verdetto del campo, per capire cosa ha in mente Marco Bosco. Pretattica in vista del match ufficiale? Vedremo. Nel frattempo un grosso in bocca al lupo ai ragazzi.

lunedì 28 febbraio 2011

Il Mister nel dramma - la formazione? un rebus, ma con questo Fusaro, non ho più paura di nessuno!

Nello spogliatoio da tempo è noto: il mister da mesi non sa che pesci prendere. Molte formazioni abbozzate, poche idee sviluppate, altrettante (minime) certezze. La cosa lascia davvero basiti, stante il materiale umano a disposizione di primissimo ordine, che farebbe impallidire anche il migliore dei tecnici usciti dal Supercorso di Coverciano. Ma tant'è. Ad ogni buon conto, la situazione poteva tuttavia dirsi sotto controllo (?), almeno fino a giovedì sera. Nessuno avrebbe mai potuto prevedere ciò che sarebbe accaduto durante la sgambatella di rifinitura del fine settimana, appuntamento ormai canonico per la sparuta rappresentanza piemme, costretta a trasfusioni continue di sangue nuovo, dall'esterno.
Ma andiamo per ordine. Dopo concitati scambi di mail e telefonate, la truppa decide di ritrovarsi al circolo S.S.Flaminia, ai Due Ponti, una delle località più fredde d'Europa, dopo Reykjavík. L'appuntamento è per le 21.00, ma la puntualità per i nostri eori un da sempre un inutile orpello, per cui all'ora prevista non c'è ovviamente nessuno. Alle 21.20, dopo aver bruciato praticamente metà del tempo a disposizione ("tanto paga piemme, che me frega" era il commento più ricorrente), il Mister dispone le due compagini in campo, per provare l'ennesimo aborto di schema, tentando di organizzare un match possibilmente equilibrato. Dopo un'iniziale incertezza, lo Special One di Barbanella finisce per condividere con la squadra una nuova posizione per Fusaro, maggiormente avanzata, da boa..."alla Sterpi" insomma. Del resto, occorrerà pur iniziare a considerare un sostituto per quest'ultimo, sempre più latitante a causa di impegni decennali con non meglio identificati virtuosi del pallone, in altri lidi. Si inizia quindi a giocare, in un clima artico...ed ecco l'imprevisto, il lampo che acceca, la scossa che cambia la vita (?!!).
Il fantasista di Giovinazzo, lasciate le chiavi del centrocampo alla coppia della mediana più liturgica della storia dei campionati a girone unico (Messa e Santi), prende in spalla la squadra, sfoderando in 40 minuti tutto il suo repertorio. Fraseggi, scambi stretti, assist e, soprattutto, una potenza di fuoco impressionante. Alla fine, fra lo stupore generale, il tabellino recita 5-3 con un solo nome nello score dei marcatori. Il suo. Anche dalla segreteria del circolo capitolino che ospita l'evento epocale si odono brusii ammirati e la signora addetta alla gestione del centro sportivo decide a buona ragione di togliere la luce al campo D, temendo una catastrofe naturale viste le notizie che le stavano arrivando ("mannamoli a casa sti poracci, che quarcuno s'ammala pure sennò" pare abbia detto mentre abbassava l'interruttore generale, lasciando i nostri in un tipico paesaggio da aurora boreale).
Come nella migliore tradizione, la squadra tributa al puntero pugliese l'onore del pallone di gara ("Fusarohattrick-fusarohattrick" era il robotico mantra di Santi). Ma evidentemente non era abbastanza. Negli spogliatoi infatti, in preda ad un vero e proprio delirio di onnipotenza, pare che il Fusaro abbia smontato anche il manicotto delle docce, urlando "tanto se non gioco io, a voi non servono!!!"
Mala tempora currunt.

venerdì 25 febbraio 2011

PIEMME - ALTRA GENTE A CASO NON ECCESSIVAMENTE FORTE: Le immagini della sfida

(Mr Bosco il primo ad arrivare all'allenamento)

(Un contrasto "legale" di Addimandi su Santi a centrocampo)

(Ruberti in azione sulla fascia dopo un contrastato con Toselli)

(Tempesta in occasione del secondo gol dell'Altra gente)

domenica 20 febbraio 2011

Partitella al Futbolclub - Le Pagelle del Mister

BERTI: La sola stazza terrorizza gli attaccanti avversari che ormai lo affrontano solo dopo aver stipulato una polizza ASSIDIM. In ripresa dopo l’acciacco muscolare natalizio, mostra dei limiti dello scatto sul breve, cui sopperisce con il consueto apporto di randellate ai garretti del malcapitato di turno. BALILLA. 6,5
DE CESARE: Giovane di prospettiva, mostra ottime doti atletiche. Il Mister prima di chiamarlo si sincera sempre dello stato di salute del suo micio. Pare addirittura che lo Special One maremmano abbia vincolato le sue prossime convocazioni ad una regolare somministrazione di croccantini quotidiana, comprovata da tabelle sui relativi contenuti nutrizionali. FELINO. 6,5
FERRAIOLI: Erminio è un portiere nato, è notorio. Costretto a schierarsi sulla linea dei terzini, sotto la falsa promessa di alternarsi con altro collega a difesa degli amati pali, gioca con diligenza, indossando i guantoni. Ma all’indole non si comanda e, fra lo stupore generale, va ad abbrancare in presa alta un innocuo spiovente a centro area. INCOMPRESO. 6
FORNARI: Diligente e concreto, ha anche il grande merito di aver convinto alcuni suoi sodali ad aggregarsi alla partitella per farci da sparring partner. Adesso lo attende la prova più importante: convincerli a tornare. NEGOZIATORE.  6,5
GILARDI: Vera mascotte del team, il nostro eroe dispensa le proprie apparizioni con grande parsimonia. Per questo motivo ogni sua presenza viene sempre salutata dal gruppo con grandi effusioni. Il Mister lo relega in panchina, mettendolo alla gogna per essere arrivato in ampio ritardo. Nei pochi minuti giocati (?!!) lascia una traccia impalpabile. Decisamente più utile a fianco del Mister, in panchina. BORDOCAMPISTA. 5,5
FUSARO: Il fantasista di Giovinazzo vuole dimostrare al Mister che è degno di tenere le chiavi del centrocampo. Offre in effetti una delle sue migliori prestazioni, anche se molto lontana dalle performance che esibisce con il MOC nelle ore di lavoro. Inanella una serie di aperture ariose e traccianti in profondità, non sempre efficaci, ma sfoderando colpi di “esterno” da far impallidire un contracted. VOGLIOSO. 7
MESSA: Aggregato da poco alla squadra, mostra di dare del “tu” al pallone, in un gruppo dove il “voi” è più un fatto strutturale che di galateo. Concreto e cinico, arraffa senza troppi sentimentalismi il rigore derivante dall’inconsulto mani in area di Ferraioli, realizzandolo con freddezza.  In campo si fa sentire, con la personalità che serve e che si addice ai grandi. EL CID CAMPEADOR. 8
RUOPOLO: Il trampoliere di Cava dei Tirreni offre una prestazione volitiva, sgroppando sul centro-destra, con cross e conclusioni di pregio. Un gruppo di fisici sta studiando la sua postura: sembra sempre in precario equilibrio appena prende palla, ma in realtà è il suo baricentro che semplicemente non obbedisce ai teoremi cartesiani conosciuti. Lui è solido. E sa di esserlo. BORBOTTANTE. 7
TOSELLI: Sulla fascia destra comanda lui, l’eclettico cuneense. Segna un gol che suggella un’azione d’altri tempi, ma se ne rende conto solo 1 minuto dopo, quando riapre gli occhi. E’ uno dei pochi che è stato collocato da subito nella sua posizione naturale dal Mister, che da buon sommellier conosce bene i vitigni delle Langhe. VIVACE 7
TOSTO: Dopo il furto della moto, è costretto a pedalare sul serio (e non solo in campo). Il Mister lo schiera esterno, con licenza di offendere stando ben attento a  girare al largo da Ruopolo. “Mi basta averlo vicino in ufficio” pare abbia detto negli spogliatoi. Dinamico e fluorescente, sgambetta manco fosse la cometa di Halley sulla fascia (di Kuiper). BOREALE. 7

sabato 19 febbraio 2011

PIEMME - SPARRING PARTNER: LE FOTO DELLA PARTITA

(Renè FerraiolHiguita)

(Pasquale Berti O'animale Bruno)

(GarretTosBale)

(Giuseppe Principe degli zaguari Giannini)

(Esteban El Fuchu Cambiasso)

(Edison Lucio Cavani con El Tosto Lavezzi)

(Oliver Fornaratton)

(Claudio De Cesare)

(NO COMMENT)

venerdì 18 febbraio 2011

PIEMME - SPARRING PARTNER: IL MAGMA INDEX DI FUSARO

(Il Magma Index di Fusaro alla Domenica Sportiva di ieri)
Grazie ai prodigiosi mezzi tecnici forniti dal dipartimento IS durante i nostri allenamenti siamo in grado di calcolare i KM percorsi dai calciatori e le principali zone di campo su cui hanno svolto la loro azione. Ieri abbiamo seguito Fusaro il fantasista di Giovinazzo.
Fusaro durante i 40 minuti giocati ha percorso 4.1 Km con una velocità massima di 14km/h e una media di 8.
La sua azione si è sviluppata principalmente sul centro sinistra dove ha sopperito a un Tosto molto impegnato nella fase difensiva.
E' andato a prendere il pallone una volta e poi si è seduto in panchina.
Grazie a questi poderosi mezzi tecnici Marco Bosco potrà studiare meglio il posizionamento in campo dei suoi giocatori ma soprattutto chi li apploda potrà impiegare ore di lavoro altrimenti assolutamente inutili

mercoledì 9 febbraio 2011

MERCATO E CIME DI RAPE

Sven vola nel tavoliere per portare nuova linfa a una squadra svuotata dopo l’infortunio di Romano e l’incostanza di tanti, ormai ex, intoccabili. Preso lo Gigolò emigrante De Cesare, per il clochard di Polignano Messa manca solo la firma dopo il blitz tra i trulli per convincere il procuratore a firmare. Con i due acquisti bomba del direttore sportivo ora Mr Bosco non ha più scuse.
di Giuno Dimagrante

"Vieni a ballare in Puglia", recita una canzone del compaesano di Fusaro Caparezza. Sven nonostante i progressi del suo italiano pare aver confuso il verbo “ballare” con “comprare” visto che è volato giù nella florida italiana deciso ad effettuare i ritocchi necessari a una rosa decimata da infortuni e forfait e rivelatasi, anche a pieno organico, inadeguata già dalle prime uscite. Beppe Messa e Claudio De Cesare sono i nomi nuovi della compagine Piemme. Voluti a tutti i costi dalla società per rafforzare il team in master cup nonostante siano difficilmente impiegabili in attività che spieghino il loro costoso assignment a Roma, sono già atterrati nella capitale dove, eseguite le visite mediche di rito, potranno unirsi alla squadra. Entrambi dovrebbero arrivare in sede con prestito con diritto di riscatto dai propri distretti fissato in 6 ticket e 2 ore di rol. E se per De Cesare, grazie anche al supporto del suo ex procuratore Toselli, la trattativa è stata piuttosto facile, deciso com'era il suo attuale allenatore Paolo Caspani a liberarsi di lui (la voci parlano di screzi legati ad alcune last minute soffiate in discoteche brianzole dopo il settimo cuba) ben più torturosa si è rivelata la strada per arrivare allo Giaguaro di casarano Beppe Messa.
(Sven e il procuratore di Messa La Volpe immortalati fuori
dal ristorante il Pinnacolo subito dopo aver siglato
quello che verrà ricordato come: "il patto dei Trulli")
Il prezzo del cartellino, fissato dal procuratore Alfredo La Volpe, era infatti legato a una clausola molto onerosa per la società: la possibilità di inserire “altro altro - caccia” su Boss durate la stagione venatoria. Vista la ritrosia di Damasco a inserire altre voci sul timesheet la trattativa sembrava inevitabilmente destinata a saltare. Decisivo è stato l'incontro ad Alberobello tra Sven e La Volpe che ha portato a uno storico un accordo: niente "altro altro" ma possibilità di inserire in nota spese il costo dei bossoli con l'obbligo di indicare dietro ogni scontrino il numero di tordi cacciati. Tutti contenti e Messa partito, valige di cartone in spalla, destinazione via di Santa Teresa. Con l’arrivo di Messa, un fantasista, e di De Cesare un esterno adattabile anche a centrale di difesa, ci sono tutti gli elementi utili a una rivoluzione necessaria per agguantare il penultimo posto in classifica.
Una squadra nuova tutta da plasmare che, per assurdo, ruoterà ancora attorno alla figura fin’ora più instabile e precaria: il suo allenatore. Un Bosco che tutti volevano allo SSC di Cracovia già da Dicembre e che invece sarà ancora in panchina a dettare i tempi di una squadra che continua a seguirlo solo a tratti.
Riuscirà il croccante Toscano a dare il via alla remuntada dopo la lassiva sbornia natalizia? E soprattutto riuscirà a inserire con dolcezza i nuovi acquisti nello spogliatoio senza violente scudisciate di asciugamano e sbadati saponi caduti in doccia ? Nei prossimi allenamenti ne sapremo di più.

mercoledì 19 gennaio 2011

LE PAGELLE: DI BARRIERANDO STONTESTA


TEAM A
Tempesta: 5,5: Al pronti e via prende subito un GOL, segnato con astuzia dal CAPITANO. Distratto, cerca di rifarsi durante la partita, chiude la porta in un paio di occasioni, ma nel momento critico “LA BARRIERA” inventa una scusa e si da malato....CORALLINO
Addimandi:6,5: La sua difesa è massiccia, si perde un pochino nelle prime fasi della partita ma poi recupera il suo posto e non fa passare piu’ nessuno. Tatticamente indisciplinato ma fisicamente tonico. MURALES
Tamburro:6,5: con il pallone tra i piedi fa cose difficili con irrisoria facilità ma, oramai il fisico non gli consente piu’ di spaziare per il campo. La buona volonta lo porta anche in attacco ma il fiato lo tradisce.
Conforti: 10: L’uomo partita, sulla DX rende le cose difficili a tutti, nonostante la suo cattivo rapporto con il pallone non fa passare nussuno. GRANITICO. Da indiscrezioni sembra che nella nebbia sia arrivato MESSI e gli abbia consegnato il pallone d’oro.
Bruno: 7: Realizza 2 Goals, si muove bene anche se sceso in campo con il BOMBER di quando era pupetto. Si vocifera abbia fatto OUTING come Tiziano Ferro. GAIO
Fusaro: 7: Inizia come al solito a cercare il pallone, poi si sistema in campo tatticamente e alla fine visti i panettoni che ha mangiato nel periodo natalizio, si posiziona davanti la difesa senza lasciare traccia. AL PALO (Toselli, chiede la sua messa sul mercato)
Sterpi: 8: realizza una tripletta si muove bene anche se appesantito ancora dal buffet del matrimonio, soffre la vicinanza del FUSARO, ma con abilità lo scarta e segna. E’ ancora il mitico trapanatore della VAL NERINA
Moroni: 6: Vive di ricordi, e lo si nota. E’ fuori forma ma ha ancora dei buoni spunti. Qualcuno si è chiesto se ha giocato, sulla SX non è incisivo, piuttosto un molare, si vede un pochino di piu’ quando esce dal campo ANNULLATO.

TEAM B

Ferraioli: 6: Non ha colpe, è lasciato alla solitudine dei pali.. Qualcuno lo ha visto parlare con le renne nella foschia. Effettua due buone parate pèoi viene travolto. NEBBIOSO
Ruopolo: 5 Ha tanta voglia ma poca diligenza tattica. Si muove per tutto il campo. Fino a quando è supportato dai compagni è una diga, poi inspiegabilmente lascia la fascia dx e va in attacco per segnare. FRECCIA (spuntata)
Berti: 6- dedicandosi alle belle donne e alla vita mondana, il risultato viene di conseguenza. All’inizio ferma tutti poi decide che deve segnare si spinge avanti ma scompare nella nebbia. MASCULO
Damasco: 6--: Fa il suo compito diligentemente, blocca le avanzate del moroni (non ci voleva molto) poi si spinge e si propone ma non viene servito. Si lamenta per alcuni falli, ma i report Excel non funzionando gli danno poco supporto.
Prestipino : 5- : il biondino spreca tutto quello che i compagni riescono a costruire. Forse è più facile che nevichi a Barrafranca il 15 Agosto, che Riccardo segni un gol. INUTILE.
Santi: 7: si muove bene, si vede che lo stop natalizio non lo ha appesantito. Cerca disperatamente la boa davanti, ma trova solo un palo della luce tutto nero, si vocifera fosse GILARDI. Spara anche due tiri in porta uno parato l’altro fuori, alcuni rumors dicono che abbia inveito contro il pallone non alla sua altezza. SERPETINO
Gilardi: 1: La sua presenza in campo è non commentabile, si vede che ha il piede buono, ma il fisico non risponde. Insieme a lui è sceso anche Moggi, che ha provato a comprare la partita non riuscendoci. Al pronti e via, si è messo davanti al portiere con un panino con la porchetta ed ha atteso la fine della partita. JUVENTINO
Ruberti: 5,5: Dopo due minuti illude la squadra, segna un bel gol, poi si nasconde prende un paio di caffe’, 2 take order una visibilità, ma per il resto sparisce, riappare cadendo per una dubbia punizione, sprecata poi da Prestipino. Vacilla il suo posto??? Il capitano è sempre il capitano. Ottima la forma fisica forse già con la testa al prossimo impegno, il derby interno con il NARNI. TUFFATORE o SCENOGRAFO o ATTORE
Tosto: 5--: Bello, molto Bello pettinato, muscoloso, ordinato elegante ma sul campo di calcio?????? Non lascia il segno, due spunti sulla fascia parati da Tempesta si muove bene ma forse per paura di rovinarsi la divisa non segna. DANDY.