mercoledì 20 febbraio 2013

PM ITALIA – SARA ASS.NI  2 – 0
A grande richiesta, le pagelle del Mister

TEMPESTA
Una serata di ordinaria amministrazione, gestita in relax. Esce solo in un'occasione in modo spericolato, urtando il vassoio del cameriere posizionato dietro al suo palo di destra e rischiando di mandare in frantumi il suo terzo mojito, abbrancando con fare sicuro pallone e mentuccia.  BARMAN. 6,5

FORNARI
Diligente e umile, torna a calcare i campi Mastercup dopo un lungo infortunio. Considera ogni spezzone di gara che il Mister gli concede come una Support Request: svolge con prontezza il compito e manda immediatamente la mail per il survey. SNOW. 6,5

BERTI
Dopo un periodo di flessione, il Sebino Nela dei Due Ponti pare tornato ai vecchi fasti di un tempo. Randella con classe e si propone spesso in area avversaria. Sfiora il gol da cineteca: alla Panini erano già pronti per la copertina degli album fino al 2022. MARMOREO. 7

PIETRANTONI
Convocato in extremis, presidia il centro della difesa erigendo al limite dell’area di rigore un muretto di travertino che scherma la porta agli avversari. Si immola su un calcio di punizione dal limite, offrendo senza timore il suo cranio al missile terra-aria del broker avversario. PILASTRO. 7,5

ROMANO
Il Mister lo centellina, come si fa con un Barolo del 1970, dosandolo con estrema parsimonia. Gioca metà gara, mostrando di saper gestire le energie anche in fase propositiva. La squadra non lo dice, ma tutti sognano una finale decisa da un suo penalty. DECANTER. 7

FUSARO
La sua struttura muscolare è ormai in stato di avanzata atrofia. Lui non si rassegna e annaspa alla ricerca di credito residuo verso il Mister, che si sa…non brilla per filantropia. Messo in campo per un breve scampolo di partita, aveva mostrato comunque di essere ormai inadatto al calcio moderno, nei dieci minuti in cui è stato impiegato (tutti peraltro impiegati nel provare a controllare e girarsi, palla al piede, su una ripartenza). Stordito ormai irrimediabilmente dalla musica che ascolta e propone ai suoi amici su Facebook, annuncia il suo addio al calcio a fine gara, liberando tutti da un enorme imbarazzo. VIRUS DETECTED. 5

MESSA
Arriva al campo su un carro del Gay Pride e scende senza cambiarsi. La sua gara si snoda attraverso il canovaccio di sempre: un inutile ricerca del tunnel all’avversario, l’ossessiva smania del lancio illuminante, il sistematico vanificare di occasioni da gol di elementare esecuzione. Con lui prendere o lasciare: è la clausola vessatoria che in ogni contratto capita di sottovalutare ed i cui effetti nefasti si manifestano solo dopo la firma. 6,5 VANESIO

BOSCHETTO
Arriva al campo in ritardo, prigioniero di report di cui ignora il più basico significato, ma che gli fanno compagnia alternandosi al salvaschermo ogni sera, fino alle 21, in ufficio, ove sonnecchia sui comodi supporti lombari delle poltrone volute da Battelli. In campo mostra una insolita vitalità, andando a segnare una rete molto complicata, zompando in cielo oltre le mani protese del portiere (dello stabile) avversario. MARSUPIALE. 7

LIONETTI
Il Mister lo convoca, incuriosito dalla fama che lo precede. Ma si sa, se c’è una cosa che lo Special Wood non tollera, sono le raccomandazioni. Per cui l’esame è doppiamente sfidante. L’epigono di Silvia Iacob sfodera una partita di altissimo profilo, pressando, dando ordine e concretezza ad un settore del campo orfano da anni di piedi che diano del “tu” alla sfera di cuoio. E pare sia fuori forma…  FARO. 8

RUBERTI
La solita trottola inesauribile, trova sostegno in avanti e svaria su tutto l’asse d’attacco. Stavolta non va in gol, ma è prezioso e presente in ogni azione portata verso l’estremo avversario. Riesce a discutere con l’arbitro anche quando questi gli ha appena dato ragione, assegnandogli un corner a favore. AGONISTA. 6,5



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