lunedì 10 dicembre 2012

SCARSENAL: Ecco le nuove divise! Solidarietà a Mauro.

SCARSENAL deve far fronte ad un nuovo problema quello delle divise. Causa budget ridotto il pibe de Ischia rischia di giocare in pigiama. Il preseidente CONFORTI ha trovato uno stock su Ebay, se l'asta va a buon fine, martedi sera li vedremo in campo con questa divisa.

giovedì 6 dicembre 2012

Ferlito: "Ho voluto questa maglia" Oggi la presentazione del giocatore.

Il campione ha firmato il contratto triennale poi è giunto in sala stampa in compagnia del Presidente Conforti per la presentazione ufficiale.  «Saluto i miei nuovi tifosi. Sono molto contento».

Il Presidente Conforti e l'attacante Ferlito
Ecco Ferlito, ecco il tanto atteso attaccante dello SCARSENAL. Il campione è il nuovo attaccante dello SCARSENAL, l'ufficialità è arrivata questa mattina, al termine di una giornata serrata, nella quale il direttore generale COSTANTINI, ha incontrato all'hotel NH di Roma il suo collega della DINAMO FIELD, RUBERTI, e il presidente, BRUNO. Da lì il gruppo si è trasferito negli uffici dello SCARSENAL, al famoso “PIANO 0” , nel centro di ROMA.
Conforti presenta Ferlito

Con loro c'era anche il procuratore di Ferlito, TAMBURRO (procuratore - giocatore).  Ci teneva da matti l’attaccante della DINAMO FIELD a questo scambio, ormai sembrava aver smesso di giocare, nell’ultima stagione non si contano presenze da titolare e i rapporti con il presidente non sono mai stai chiari. CONFORTI commenta: «Avevo chiesto a FERLITO un segnale e il segnale è arrivato. Ci è venuto incontro sull'ingaggio e io ho apprezzato il gesto. A quel punto, non ho avuto dubbi».


mercoledì 5 dicembre 2012

GranDina…MO
Dianmo Field – Mente Cats  6-0
Grandinata di gol anche nella terza giornata. Ai Due Ponti le motivazioni dei felini vengono gelate dalla fredda realtà. Squadra compatta senza ne santi ne eroi, la Dinamo schiaccia con gioco corale una Mente malata di protagonismo dei suoi mici. Nonostante il presidente Bruno fosse stato costretto a tagli di bilancio, mettendo sul mercato il suo gioiellino Loizzi, che salta la partita per depressione, l’utile d’esercizio ha soddisfatto appieno l’azionista di maggioranza.

Dinamo Field
Tempesta. L’uomo ragno è costretto a cucire la sua ragnatela solo su un paio d’incursioni. Dopo quell’esercizio di stretching si annoia e poi si intristisce. Le sue lacrime si trasformano in grandine che si abbatte sui compagni, che non gli fanno arrivare la palla, e sui gattini che non gli fanno le fusa. 6,5 Malinconoia.
Morana. Il re dei castelli regna su un territorio di cui è sovrano indiscusso. Non c’è Messa che lo converta, imposta arrogantemente ed elegantemente il gioco dei dinamici. Disinvolto come se avesse un panino con la porchetta di Ariccia in bocca, accarezza la palla ed i felini che invano cercano di strappargli il boccone.  8 Roccia di Papa.
Porcelli. Il fido Stefano sembra recitare una parte che conosce a memoria. Non si fa la barba, corre come una lepre e torna spesso a far compagnia a Tempesta in attesa che Pietrantoni venga a visitarlo. 7 Accalappiagatti.
Ciaravolo. Esordio positivo del fanciullo venuto dalla serie A …. di basket. Entra mena e tira freselle come se stesse su un ring. Negli spogliatoi si toglie la maglia alla Balotelli, gonfia il trapezio e si mette un accappatoio con scritto sul retro “The Nander”. Tutti a far la doccia con le spalle contro il muro. 6,5 Muscolare.
Sterpi. Il regista della squadra scende in campo spaesato per l’assenza del cucciolo Loizzi ma poi si infastidisce per i miagolii avversari e se la prende col migliore in campo – il portiere Matteo – che per evitare i fendenti gli concede gol di testa di destro e di sinistro. 8,5 Cecchino.
Bruno. Accusato di alto tradimento e vilipendio, gli ex compagni di amichevoli lo trattano da nemico. Le gambette fine dell’over 40 scorrazzano allora in tutte le zone del campo. Il manager delle rustichelle mantiene fede alla parola data ai Dinamici. 7 Capitano coraggioso.
Ruberti. Il velocista di Acquasparta va in rete 10 volte nei primi 15 minuti…. Peccato che fosse quella di recinzione. I compagni gli suggeriscono che quella giusta è retta dalle travi a sezione circolare di color bianco. Da lì segna e fa segnare. 7,5 Inquieto.
Ferlito. Silenzioso e concentrato, il furetto dell’EUR entra dopo 15 minuti e diventa subito una spina per il volenteroso Moroni. Firma un EURogol con la freddezza di Baggio ma senza codino. Facendo seguito al suo estimatore dei Castelli, Alessandro cresce in votazione di 0,5 a partita.  6,5 Rivincitore
Matteo. Lo straniero avrebbe fatto meglio ad investire il ricciuto scalpo in un concerto heavy metal. Vola sulla bomba di Bruno che per poco non lo infila nel primo tempo. Poi subisce la sassaiola di Sterpi, di Ruberti e di Ferlito che lo sorprende con le oramai note doti mimetiche, uscendo dalla pozza d’acqua a ridosso dell’area piccola. 6,5 Assalito.
Mente Cats
Torella. Il matador di Tor di Quinto sbaglia ufficialmente Strategy sulle scarpette mettendo le slick e procurandosi una contrattura. Gli avversari ritengono sia uscito perché non sopportasse la faccia di Messa disegnata sul pallone. I compagni lo accusano di aver abbandonato la nave come Schettino e per non aver condiviso la responsabilità della debalce. 5 Zoppicante.
Moroni. Da non confondere con il fenomeno dei Castelli Morana the King, più che Moroni è stato un Moretto: generoso ma non incisivo. Subisce la velocità delle punte e delle doppie punte.  Quando vede la palla, gli viene in mente la pancia della moglie, si intenerisce e non infierisce. 5 Tenero.
Fusaro. La sua è la partita delle imprecazioni. Prima contro Sbruno , che gli mette fiato sul collo, e poi con Messa il cui MAP è irrevocabilmente compromesso. Ha chiesto a Losanna la ricostituzione del grade “unaccettable” o la creazione del “stai zitto incapace, il capo sono io”. Ammirevole la capacità multitasking di incrementare il tono e l’intensità delle urla a due passi dall’area di rigore, mantenere il controllo della palla, aggiustarsi la calzamaglia, pensare di farsi la doccia con gli avversari per evitare di sferrare il maglio destro sullo zigomo del Peppino nazionale. 5,5 Urlo di Munch.
Messa. Il pibe de oro di Polignano a Mare non brilla più come le onde dell’amena località adriatica. Sufficiente solo per barba e capelli. Per il resto corre solo per andare a prendersi la palla dai compagni che considera fantozzianamente “merdacce”. Rimproverato da Fusaro, attribuisce a lui la palma del peggiore, ma poi non risponde pensando a tre lettere casuali dell’alfabeto (M  A  P). 4,5 Dismesso.
De Cesare. Si sbraccia, sgambetta, si arrabbia. Il sedicente De Campinas è una nota semitonata in un gruppo stonato e rintronato dalle 6 pappine. E’ assalito dal dilemma “ma perché continuiamo a fare lanci se non funziona?”. Non trova risposta e perde la parola. 5 Sconsolato.
Pietrantoni. Leader del gruppo in via santa Teresa e ai 2 Ponti. E’ l’unico vero pericolo che i dinamici devono gestire. Folletto in una squadra di folli, non trova la marcia giusta per ingranare il gol della bandiera. Prende qualche calcio e torna a casa con una chiappa dolorante e con la bandiera bianca. 6 Rassegnato.
Carlini. Corre, mantiene la posizione e pressa sul difensore portatore di palla. Fratello di Carl Lewis, figlio del vento …. che prende tra i capelli e senza prendere una palla. Anzi una la prende ed impegna seriamente Tempesta che è costretto a svegliarsi di dopo 180 minuti di letargo. Prova a lasciare a piedi Sbruno a fine partita. 5,5 Forrest Gump.

Mr Sbrown